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Frequenze: banda 700 Mhz in Francia, nuovi paletti del Governo per le telco

Francia


Nuovi paletti in arrivo per le telco francesi, in cambio dell’assegnazione di nuove frequenze da parte dello Stato. L’annuncio è stato fatto ieri dal ministro delle Attività Produttive di Parigi Arnaud Montebourg, che accompagnato dal ministro con delega al Digitale Fleur Pellerin, ha fatto il punto sulle nuove politiche del Governo in materia di spettro radio. Giro di vite in vista per gli operatori – Orange, Bouygues, Sfr e Free Mobile – richiamati dal ministro ai loro doveri in termini di investimenti e occupazione.

C’è da dire che, come ricorda oggi Les Echos,  è imminente l’attribuzione di nuove risorse frequenziali sulla banda a 700 Mhz usate a tutt’oggi dalle tv per il digitale terrestre ma che a breve sarà assegnata al settore Tlc per rispondere alle crescenti esigenze di risorse per la banda larga mobile.

 

“Gli operatori usano e fanno affari grazie a frequenze che di fatto sono proprietà dello Stato – ha detto Menteborug – Per questo noi siamo in diritto di fissare degli obblighi e d’ora in avanti chiederemo conto (agli operatori ndr) ogni volta che assegneremo delle nuove frequenze”.

Fra le contropartite allo studio da parte del Governo di Hollande potrebbe figurare “il trasferimento di sede dei call center” o l’impegno a determinati investimenti “in zone rurali o piccole cittadine”.

Secondo Les Echos, l’annuncio di Montebourg non sorprende affatto gli operatori. Le frequenze sono risorse scarse, è chiaro che prevediamo nuovi investimenti per farle fruttare al meglio”, fa sapere un operatore sotto anonimato. Tanto più che anche l’ultima asta frequenze in Francia per il 4G, che risale al 2011 e ha fruttato 3,5 miliardi di euro alle casse dello Stato, è stata accompagnata da una serie ben precisa di obblighi di copertura e target di investimento in capo agli operatori.

 

Vincoli che in vista della prossima asta per la banda a 700 Mhz potrebbero essere più stringenti, anche se gli operatori mettono le mani avanti e chiedono di pagare meno per l’acquisto dello spettro per non dovere pagare un conto doppio, considerati gli investimenti necessari per il rollout delle nuove reti.

 

Il mercato francese del mobile sta vivendo una pesante guerra dei prezzi, che costringe gli operatori tradizionali (OrangeBouygues Sfr) a combattere sul fronte tariffario per stare al passo con Free Mobile, l’operatore mobile del gruppo Iliad che negli ultimi due anni ha sparigliato il mercato. Una guerra dei prezzi che pesa sui conti dei player tradizionali, stigmatizzata nelle scorse settimane dallo stesso ministro Montebourg come un rischio evidente per la tenuta economica ed occupazionale del settore.  

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