Banda larga in Umbria ‘diritto di tutti’, via libera al piano regionale

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In vigore la nuova legge regionale che fissa le norme in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni. L’assessore Stefano Vinti: ‘E’ la prima legge regionale in materia’.

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Stefano Vinti

 “La Regione Umbria riconosce il diritto di tutti cittadini di accedere a internet e promuove lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione al fine di assicurare la partecipazione attiva alla vita della comunità digitale. Considera il diritto di accesso ad internet quale fondamentale strumento di sviluppo umano e di crescita economica e sociale”. Lo ha detto Stefano Vinti, assessore alle Infrastrutture Tecnologiche della Regione Umbria, ribadendo così il principio fondamentale della nuova legge regionale dell’Umbria n. 31 del 23 dicembre 2013 “Norme in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni”.

 

Il testo della nuova legge è stata approvata lo scorso 30 dicembre e l’assessore Vinti ha rimarcato che si tratta “della prima legge regionale in materia” e di una iniziativa che “afferma il diritto di  accesso alla rete ed ai servizi tecnologici di ciascun cittadino. Per fare ciò – ha detto l’assessore – è necessaria la diffusione di banda larga ed ultra larga”.

 

La nuova legge, composta di 26 articoli, fissa le regole per la realizzazione delle infrastrutture per le telecomunicazioni, l’istituzione della banca dati regionale delle infrastrutture, la ricerca in materia di Tlc, le sanzioni, le norme finanziarie, le  norme transitorie e abrogazioni.

 

La Regione mira alla diffusione ed utilizzo delle infrastrutture, alle sinergie fra pubblico e privato, alla definizione di linee guida e criteri generali per le procedure autorizzative. 

Un capitolo a sé riguarda le infrastrutture e agli impianti radioelettrici (telefonia mobile) e la diffusione del segnale radiotelevisivo (dopo il passaggio alla tecnica digitale). La Regione, nel Documento annuale di programmazione 2012-2014, ha già riconosciuto che il superamento del digital divide rappresenta uno dei principali indicatori del grado di competitività di un territorio.

 

Lo strumento di programmazione triennale in materia è il Piano Telematico regionale (approvato dal Consiglio regionale) che stabilisce le strategie per la rete pubblica regionale. Il Piano viene reso operativo attraverso il programma annuale di attuazione (approvato dalla Giunta).

 

La Regione punta su  un corretto utilizzo del sottosuolo agevolando e coordinando la realizzazione di infrastrutture per la distribuzione dei servizi a rete, con particolare riferimento alla posa in opera della fibra ottica, mentre ai Comuni ed alle Province spetterà il compito, nell’approvazione dei loro regolamenti per l’uso del sottosuolo, di rispettare le linee guida regionali. Previste inoltre procedure e regolamenti omogenei, sarà la messa a punto del Catasto regionale delle reti e di una specifica banca dati, oltre che della Consulta regionale per le telecomunicazioni come strumento di confronto sull’applicazione e sull’eventuale aggiornamento delle normative.

 

In un apposito articolo (20) viene ribadita la competenza regionale sull’espressione del parere circa i Piani di assegnazione  delle frequenze. (P.A.)