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Detrazione sui libri, editori Ue a Letta: ‘Italia esempio per l’Europa’

Italia


Il provvedimento varato venerdì dal governo nell’ambito del Piano Destinazione Italia per sostenere la diffusione della lettura in Italia raccoglie il plauso della Federazione degli Editori Europei. Oggi il suo presidente Piotr Marciszuk ha scritto al premier Enrico Letta definendo la misura introdotta “un esempio in Europa per la promozione del libro e della lettura”.

“Si tratta – scrive il presidente degli editori europei – di una misura concreta che può fare da apripista a livello europeo per la promozione della lettura e dimostra quanto il governo italiano creda nel valore e nel ruolo della lettura e, più in generale, della cultura, per il futuro della nostra società, e in particolare per lo sviluppo economico”.

 

La norma prevede che ogni cittadino possa avvalersi di una detrazione fiscale del 19%  delle spese sostenute nel corso dell’anno solare per l’acquisto di libri  muniti di codice ISBN, per un importo massimo di 2000 euro, di cui 1000 euro per i libri scolastici ed universitari e 1000 euro per tutte le altre  pubblicazioni.

 

L’iniziativa congiunta del Mibact, insieme al Ministero dello Sviluppo  Economico, sarà valida per il prossimo triennio e prevede una detrazione per i consumatori muniti di idonea documentazione fiscale. 

 

Il presidente degli editori europei ha scritto anche ai Ministri Massimo Bray e Flavio Zanonato per esprimere l’apprezzamento della Federazione: “Gli editori europei hanno molto apprezzato l’impegno su questo e si augurano che il vostro esempio possa essere il primo di una serie di iniziative simili in Europa”.

 

La misura va a sostegno della lettura nel nostro Paese che è in forte calo da diversi anni a questa parte, salvo per alcuni settori che continuano a far da traino, come quello dei bambini.

 

I dati resi noti all’ultima edizione della Fiera internazionale ‘Più libri più liberi’, parlano, infatti, chiaro, l’editoria è in crisi. Il mercato del libro ha perso in totale 65 milioni di euro(-6,5%) rispetto allo scorso anno.

In questo senso il presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), Marco Polillo, si era detto soddisfatto della nuova norma, sostenendo che fosse “un modo concreto per aiutare non solo il nostro mondo, le librerie e la filiera ma tutto il Paese a crescere”.

 

Per Bray “Questa iniziativa ha un importante valore storico e simbolico che insieme al Piano della lettura si inserisce in un  progetto strategico di diffusione dei libri, fondamentale per la  formazione dei cittadini e per il rilancio della cultura”.

 

Zanonato si è spinto anche oltre, annunciando per il mese prossimo una drastica riduzione dell’Iva applicata agli eBook prodotti in Italia che al momento è del 22%.

Una scelta già fatta da Francia e Lussemburgo che però è costata ai due Paesi l’apertura della procedura d’infrazione da parte della Commissione Ue e il deferimento alla Corte di Giustizia in quanto contraria alla Direttiva Ue sull’Iva.

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