#ddaonline: antipirateria, chi pagherà il conto dei controlli?

di Raffaella Natale |

L’AIIP ha dato mandato a uno studio legale di verificare il problema del ristoro dei costi sostenuti dagli operatori di accesso per dare esecuzione alle procedure antipirateria.

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Pirateria Multimediale

All’indomani dell’approvazione del controverso Regolamento Agcom sul diritto d’autore online non si placa il confronto. E mentre già si parla di ricorso al TAR contro il provvedimento da parte di un nutrito gruppo che raccoglierà diverse associazioni consumeristiche, è doveroso porsi una domanda: chi dovrà mettere la mano in tasca per sostenere finanziariamente tutto il sistema antipirateria messo in piedi dall’Autorità di Cardani?

 

I costi di questa procedura non saranno sicuramente a carico dei titolari di diritto, per lo meno nel Regolamento non c’è alcun tipo di riferimento in questo senso. E chi, allora?

 

Il vicepresidente di AIIP (Associazione Italiana Internet Provider) Paolo Nuti ha riferito a Key4biz che “l’AIIP ha dato mandato a uno studio legale di verificare, tra l’altro, il problema del ristoro dei costi sostenuti dagli operatori di accesso per dare esecuzione alle procedure antipirateria“.

 

In attesa che gli avvocati di AIIP facciano il loro lavoro e studino attentamente tutto il Regolamento, Key4biz ha chiesto un parere a Fulvio Sarzana, esperto di media digitali, che da quattro anni segue da vicino questo dossier.

Per Sarzana “O le procedure le pagheranno gli operatori tlc che già pagano l’80% dei costi dell’Agcom, ma – precisa – Telecom Italia ha già espresso il proprio dissenso, essendo già al massimo della possibilità attuale di versare, o dovranno trovare altre forme”.

“Per cui – secondo Sarzana – molto probabilmente verranno posti a carico degli Internet service provider, a cui si chiederà l’estinzione della contribuzione già a carico degli operatori tlc”.

 

“E’ questo il problema italiano”, osserva Sarzana che ritiene che “l’Agcom abbia voluto favorire i titolari dei diritti, per i quali non è previsto alcun costo“.