Brevetti, l’indagine dell’Antitrust Ue su Samsung in dirittura d’arrivo

di Alessandra Talarico |

Sarebbero sufficienti pochi aggiustamenti ai rimedi presentati dal gruppo coreano, sottoposti alla valutazione dei concorrenti.

Europa


Joaquin Almunia - Antitrust UE

I rimedi proposti da Samsung avrebbero passato lo ‘scoglio’ della valutazione dei concorrenti: sarebbero infatti sufficienti pochi aggiustamenti per chiudere l’indagine antitrust aperta dalla Ue a gennaio del 2012.

L’indagine mira ad appurare se Samsung abbia abusato della sua posizione dominante e violato gli impegni “irrevocabili” sottoscritti nel 1998 con lo European Telecommunications Standards Institute (ETSI) e che prevedevano il rilascio di licenze per l’uso dei suoi brevetti ‘essenziali’ in base a termini “equi, ragionevoli e non discriminatori” (FRAND).

Per la Commissione, è essenziale che gli impegni FRAND sui brevetti essenziali (SEP) “siano pienamente onorati per evitare distorsioni della concorrenza e per cogliere gli effetti positivi della standardizzazione sull’economia”.

Nel corso del 2011, invece, Samsung ha tentato di ottenere provvedimenti ingiuntivi contro i produttori concorrenti – Apple in primis – nei tribunali di diversi Stati membri. Richieste basate su presunte violazioni di alcuni brevetti definiti dalla stessa Samsung tecnologie ‘essenziali’ per implementare gli standard mobili europei.

 

Per porre rimedio ai rilievi della Commissione, quindi, Samsung ha presentato una serie di impegni, tra cui quello di astenersi dal chiedere ingiunzioni per i suoi brevetti SEP per un periodo di 5 anni, a condizione di uno specifico accordo con la società che li chiede in licenza. L’accordo prevede anche un periodo di negoziazione di 12 mesi tra le parti, e la possibilità di gestire la negoziazione in tribunale o in arbitrato solo nel caso in cui non si arrivasse ad un accordo finale entro l’anno di negoziato.

 

Secondo quanto riferito da Bloomberg, la Ue riferirà a Samsung che i rilievi mossi dai rivali e da altre parti interessate nell’ambito della consultazione sui rimedi presentati dal gruppo coreano sono stati per la maggior parte positivi.

Nei giorni scorsi, il responsabile dell’Antitrust europeo, Joaquin Almunia ha riferito che la Commissione discuterà ‘possibili miglioramenti’ all’offerta presentata da Samsung nelle prossime settimane, nella speranza di arrivare al più presto a una decisione finale.

 

Il caso Samsung non è comunque il solo sotto la lente della Ue: simili indagini sono in corso anche nei confronti di Motorola, sulla base di denunce presentate da Microsoft e Apple. Altre denunce sono state presentate da Huawei contro Interdigital e da Google contro Mosaid.