#ddaonline, via libera al Regolamento Agcom sul diritto d’autore

di Raffaella Natale |

L’Autorità precisa che ‘non agirà d’ufficio, il che esclude che i provider siano chiamati a svolgere un’attività di monitoraggio della rete’.

Italia


Agcom e diritto d'autore online

L’Agcom ha adottato oggi all’unanimità il Regolamento sul diritto d’autore online, nonostante l’acceso confronto riguardo all’effettiva competenza dell’Autorità in materia di enforcement e le proposte depositate per riformare una legge che risale al 1941. Il Regolamento entrerà in vigore a partire dal 31 marzo 2014.

 

Il testo, come indica l’Autorità, tiene conto delle osservazioni emerse nel corso di un’ampia consultazione dei soggetti interessati e nell’ambito di una proficua interlocuzione con la Commissione europea.

 

L’Agcom sostiene d’aver ritenuto “proprio dovere contribuire all’azione di contrasto svolta dai pubblici poteri nei confronti della pirateria digitale. Il provvedimento assegna pertanto carattere prioritario alla lotta contro le violazioni massive e non riguarda gli utenti finali, per cui non incide in alcun modo sulla libertà della rete”.

 

Il procedimento, precisa ancora l’Agcom, è caratterizzato dal pieno rispetto del principio del contraddittorio. Per avviarlo, è richiesta la presentazione di un’istanza da parte del titolare del diritto. Pertanto, l’Autorità non agirà d’ufficio, il che esclude che i provider siano chiamati a svolgere un’attività di monitoraggio della rete.

 

Non solo i provider, ma anche l’uploader e i gestori della pagina e del sito internet possono far concludere la procedura attraverso l’adeguamento spontaneo e presentare controdeduzioni“.

 

Gli atti, informa l’Autorità, “vengono archiviati se il titolare del diritto si rivolge all’Autorità giudiziaria. Le misure inibitorie – che sono quelle previste dal decreto legislativo n. 70 del 2003 – saranno improntate a criteri di adeguatezza, gradualità e proporzionalità“.

 

“L’intervento dell’Agcom si fonda inoltre sulla convinzione che la lotta alla pirateria non possa limitarsi all’opera di contrasto, ma debba essere accompagnata da una serie di azioni positive volte a creare una cultura della legalità nella fruizione dei contenuti. In questo senso potrà operare l’apposito Comitato tecnico, formato da rappresentanti di tutti gli stakeholder e delle istituzioni interessate, che avrà il compito di favorire forme di autoregolamentazione finalizzate all’educazione degli utenti e alla promozione dell’offerta legale”.

 

Forte la posizione di Fulvio Sarzana, avvocato esperto di media digitali, che commenta: “Nel testo definitivo, ad una prima lettura, non è stato cambiato nulla, a dispetto di ciò che avevano affermato in questi mesi gli esternatori dell’Autorità. Sono rimaste tutte le sanzioni, tutti i soggetti, tutte le assurdità  emerse in mesi di dibattito svoltosi al di fuori delle mura di Via Isonzo, ed anzi le procedure di armonizzazione delle procedure di notice and take down, che avrebbero potuto forse creare un contesto propositivo, sono state eliminate”.

“Rimangono – commenta Sarzana – tutte le norme che consentono la rimozione selettiva di siti che si limitino ad incoraggiare (termine che comprende qualsiasi forma di manifestazione del pensiero) la violazione del diritto d’autore”.

Sarzana conclude, sostenendo che “La consultazione pubblica, del tutto inutile, a questo punto, non ha avuto alcun ruolo, come da sempre denunciato dagli attenti osservatori del web”.

Per Enzo Mazza, presidente di FIMI (Federazione dell’industria musicale italiana di Confindustria), “Si tratta sicuramente di un provvedimento bilanciato, in linea con l’evoluzione tecnologica, che consentirà di salvaguardare l’offerta legale di musica online garantendo gli investimenti di tanti importanti partner tecnologici nel settore dei contenuti digitali”.

“Una misura necessaria – commenta il presidente della Siae Gino Paoloper arginare il dilagante fenomeno della pirateria online che continua a depredare gli autori e gli editori dei contenuti creativi”.

“Oggi si apre una nuova era per la cultura italiana”, dice Marco Polillo, presidente di Confindustria Cultura Italia, che parla di “vittoria epocale della cultura italiana contro i pirati e chi li sostiene , della legalità contro la criminalità organizzata, dell’Italia che lavora contro quella che fa demagogia”. Gli fa eco Giulio Anselmi, presidente della Fieg, secondo cui “L’Autorità di Garanzia per le Comunicazioniha optato per una soluzione di grande equilibrio e trasparenza”.


Dall’industria del cinema, apprezzamento anche da parte del presidente di Anica, Riccardo Tozzi che ha definito il Regolamento Agcom “un presupposto essenziale per lo sviluppo dell’offerta legale in rete, che sarà cruciale per la crescita della nostra industria”.

Per Angelo Barbagallo, presidente della sezione produttori, “E’ un segno di grande responsabilità e serietà da parte delle istituzioni”.

L’argomento del diritto d’autore online ha creato non pochi scontri dentro e fuori al Parlamento, specie sul ruolo che debba svolgere l’Agcom. E anche il Pd appare diviso.

Il vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, stamani auspicava che “il Regolamento Agcom per la tutela del diritto d’autore, in armonia e coerentemente con le direttive dell’Unione europea, sia approvato”.

“Sono convinta – osservava – che il Regolamento, salvaguardando assolutamente la libera circolazione di contenuti e l’accesso agli stessi, sia uno strumento di fondamentale importanza”.

Anche se infine la stessa Fedeli sottolineava infine la necessità che “il Parlamento arrivi a legiferare al più presto sulle norme che regolano il diritto d’autore, fornendo un quadro normativo certo”.

 

Il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Giovanni Legnini, nell’intervista a Key4biz era stato molto chiaro : “La materia del diritto d’autore è di tale vastità che richiede un intervento riformatore più incisivo. Se l’Agcom non è intervenuta finora, è perché c’è un’incertezza normativa”.

 

Da questo punto di vista il Sottosegretario per i Beni e le attività culturali Simonetta Giordani non ha dubbi, per lei la competenza dell’Agcom è confermata da diverse disposizioni di legge.

Il presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini ha invece auspicato l’intervento del legislatore“Su un tema delicato come il diritto d’autore online, auspico che il legislatore, noi parlamentari, sappiamo fare la nostra parte“.

Così come ha fatto il Ministro agli Affari esteri, Emma Bonino, per la quale “non spetta all’Agcom predisporre sanzioni in materia di proprietà intellettuale”.

 

Molto forte la posizione dei deputati del Movimento 5 stelle che hanno dichiarato che da parte di Agcom si è registrato “un ennesimo schiaffo alla democrazia”.