Telecom Italia, Marco Patuano: ‘Nessuno spezzatino in vista per Tim Brasil’

di Alessandra Talarico |

L’azienda verso l’assemblea del 20 dicembre. Per l’ad ‘la miglior risposta che si possa dare è avere un piano industriale solido e cercare di fare accadere le cose nei tempi giusti’.

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Marco Patuano

Torna a ribadire la strategicità di Tim Brasil l’amministratore delegato di Telecom Italia Marco Patuano che ancora una volta, stamani, ha sottolineato che per la controllata brasiliana non è in vista nessuno ‘spezzatino’.

“Sono quasi stanco di dire che Tim Brasil è una nostra azienda, fino a prova contraria nessuno dispone di asset di terzi”, ha detto Patuano a margine del Foro Italia-Spagna.

“Non c’è allo studio del Cda alcuna ipotesi di spezzatino ma c’è una costante attenzione a cercare di fare bene il nostro lavoro in Brasile e il fatto che tutti

ci vogliano spezzettare vuol dire che stiamo lavorando bene”,ha aggiunto, rispondendo a chi chiedeva conto delle ultime indiscrezioni di stampa secondo cui l’Antitrust brasiliano non ha escluso un eventuale spezzatino di Tim Brasil. 

Secondo un report di Deutsche Bank, un eventuale spezzatino delle attività brasiliane consentirebbe a Telecom Italia di valorizzare la quota in Tim Brasil a 9 miliardi di euro e apporterebbe più vantaggi all’incumbent italiano che ai compratori.

 

Quanto poi alla recente decisione dell’antitrust brasiliano, CADE, che ha multato Telefonica per la scalata in Telco e intimato al gruppo di Cesar Alierta a limitare la sua presenza sul mercato mobile uscendo da Tim Brasil o trovando un altro partner per la controllata Vivo, Patuano ha affermato che “nessuna autorità può costringerci a nulla”.

 

In attesa dell’assemblea del 20 dicembre, convocata su pressioni dell’azionista Marco Fossati che vorrebbe arrivare a sfiduciare il CDA, Patuano ha anche ribadito che il piano industriale presentato il 7 novembre, “è stato ben recepito dal mercato: quasi tutti i report degli analisti sono stati positivi e hanno alzato i target price e quindi credo che la miglior risposta che si possa dare è avere un piano industriale solido e cercare di fare accadere le cose nei tempi giusti”.

“Tutte le tematiche che riguardano la governance è giusto invece che vadano affrontate in assemblea”, ha aggiunto.

 

L’ad si è detto infine ‘sorpreso e dispiaciuto’ delle affermazioni del presidente Consob Giuseppe Vegas, che la scorsa settimana, riferendosi all’istruttoria aperta su Telecom Italia, ha detto di aver ‘scoperchiato il vaso di Pandora”.

Si tratta, per Patuano, di affermazioni “fuori dal contesto”. Con la Consob, ha puntualizzato, “stiamo collaborando in piena trasparenza” nell’ambito di un dialogo “estremamente costruttivo”.

 

Al Foro Italia-Spagna era presente anche il vicepresidente di Telefonica, Julio Linares, che interpellato sullo stato dei rapporti con Telecom Italia si è limitato a dire che “sono ottimi”.

 

In mattinata, intanto, il titolo è arrivato a guadagnare fino al 3,5%, spinto anche dalla conferma che la Commissione Ue ha bocciato la delibera con cui Agcom aveva rivisto al ribasso i costi dell’unbundling, ossia l’affitto che gli operatori concorrenti pagano a Telecom per usare la sua rete fissa.

La decisione della Ue, già ampiamente anticipata, sarà ufficializzata la prossima settimana.