Mercato unico tlc: il pacchetto per un ‘continente connesso’ al Consiglio sulle Tlc

di Alessandra Talarico |

Autorizzazione unica, nuovi criteri di regolamentazione dei mercati e veto della Commissione sulle misure correttive, tra le misure volte a ridurre la burocrazia e rilanciare il mercato delle telecomunicazioni.

Europa


Neelie Kroes

Il pacchetto legislativo per realizzare il mercato unico delle telecomunicazioni e costruire così un ‘continente connesso’ sarà il 5 dicembre al vaglio del Consiglio Ue sui Trasporti e le Telecomunicazioni del 5 dicembre.

 

Il Commissario Neelie Kroes presenterà i dettagli del pacchetto che vuole riportare l’Europa in cima all’industria mondiale delle comunicazioni, propone una serie di modifiche legislative volte a completare l’attuale quadro normativo e a rendere realtà due principi fondamentali sanciti dal trattato Ue: la libertà di fornire e la libertà di consumare servizi (digitali) ovunque ci si trovi all’interno della Ue.

La proposta – con l’obiettivo di dare uno scossone al settore delle tlc per metterlo in condizione di incentivare la produttività, l’occupazione e la crescita – prevede una serie di misure quali: semplificazione e meno regolamentazione per le imprese; maggiore coordinamento nell’assegnazione dello spettro — per incentivare la diffusione della banda larga senza fili, del 4G e di imprese paneuropee con reti integrate per i servizi mobili; prodotti all’ingrosso standardizzati che stimolano la concorrenza tra imprese; tutela di internet aperta a garanzia della neutralità della rete, dell’innovazione e dei diritti dei consumatori; abbattimento dei costi del roaming tramite un sistema di incentivi per dire addio ai sovrapprezzi del roaming entro il 2016; protezione dei consumatori, grazie a contratti più chiari, con informazioni più facilmente comparabili e maggiori diritti al momento di cambiare fornitore o contratto.

Escluse dal pacchetto l’Autorità unica di regolamentazione delle telecomunicazioni; l’eurotariffa di terminazione e la licenza paneuropea per lo spettro.

 

Tra i punti del pacchetto che mirano a ridurre la burocrazia per le imprese c’è l’Autorizzazione unica che garantirà alle telco il diritto a essere operativi ovunque, senza costi aggiuntivi e senza districarsi tra norme nazionali eterogenee e incoerenti, con conseguenti perdite di tempo e risultati sul mercato non sempre ottimali. Introdotti anche nuovi criteri di regolamentazione dei mercati che porteranno a una regolamentazione più leggera in linea con la maggior parte degli altri mercati e una migliore protezione per i consumatori, più coerente di fronte agli operatori storici che hanno una posizione dominante.

La proposta introduce anche il cosiddetto ‘Veto sulle misure correttive’ che garantirà coerenza attraverso il diritto di veto che la Commissione può esercitare su decisioni nazionali che introducono misure correttive.

Tali misure mirano a ridurre la burocrazia nell’ambito del processo di normalizzazione del settore delle telecomunicazioni – “Gli operatori non devono subire le incoerenze e le contraddizioni delle autorità nazionali”, ha detto il Commissario Neelie Kroes –

 

Per quanto riguarda l’uso dello spettro, vengono armonizzati i tempi per il rilascio delle frequenze e la durata dei diritti d’uso; introdotta la possibilità (non solo per la Commissione ma anche per il COCOM) di utilizzare un veto in comitatologia per risolvere problemi come ad es. i prezzi esagerati nelle aste di radiofrequenze e applicati una serie di principi e criteri volti a garantire lo sviluppo di uno spazio UE “senza fili”.

 

E ancora, per aumentare la copertura 4G, sono previste misure volte ad aumentare la capacità grazie a condizioni di autorizzazione meno onerosee all’eliminazione di restrizioni inutili all’installazione delle reti, procedure eccessivamente complesse per il rilascio dei permessi per le micro stazioni base o per l’installazione di hotspot senza fili.

Introdotto inoltre il diritto di condividere l’accesso ai punti wifi. Miglioramenti in termini operativi, come l’utilizzo comune di infrastrutture attive e passive e la condivisione e gli scambi di radiofrequenze, renderanno poi più facile e meno gravoso installare e/o aggiornare le reti senza fili di nuova generazione.

 

Realizzare il mercato unico porterebbe a un incremento del PIL dell’1% l’anno, con uno stimolo ancora più consistente previsto per i prossimi 5 anni e derivante dalla creazione di servizi digitali in grado di dare impulso alla competitività della aziende europee. In più aiuterebbe le imprese del settore a monetizzare la forte domanda di dati e a invertire il trend di decrescita dei ricavi, che va avanti ormai costante da diversi anni e ha portato a un’erosione del valore in Borsa delle telco europee del 22% dal 2011.

 

“Senza un mercato unico delle telecomunicazioni – ha affermato il Commissario Neelie Kroes – aumenterà ogni giorno la disoccupazione, specialmente quella giovanile”.

 

Ulteriori informazioni sul pacchetto legislativo per un “continente connesso”