Dopo il Videoforum di RepubblicaTV: alcuni quesiti per il presidente Angelo Cardani (AgCom)

di di Raffaele Barberio |

A piè di pagina il link al video integrale di RepubblicaTV

Italia


Raffaele Barberio

Lo scorso venerdì 29 novembre il presidente dell’AgCom, il professore Angelo Marcello Cardani, ha partecipato ad un Videoforum di Repubblica TV, rispondendo alle domande giunte in redazione.

Sono passati alcuni giorni e siamo rimasti sorpresi della scarsa reazione ad alcune incongruenze emerse nel Videoforum e anche dalla limitata attenzione dei media nei giorni successivi, nonostante la centralità delle questioni trattate.

Abbiamo apprezzato molte delle affermazioni del presidente Cardani, ma riteniamo utile cogliere alcuni spunti per approfondire tematiche così rilevanti presenti nell’agenda di AgCom e del paese.

Per questa ragione abbiamo analizzato le risposte di Cardani e ne abbiamo tratto 10 domande: 9 scaturite dai temi del Videoforum e una, l’ultima, relativa ad un tema scottante quale lo scontro tra AgCom e UE (relativo alla nota delibera sull’unbundling dello scorso 11 luglio) che potrebbe portare ad una procedura d’infrazione contro l’Italia, a meno che l’AgCom non decida saggiamente di ritirarla (cosa che ci auguriamo di tutto cuore, per riconquistare un pezzo di credibilità compromessa).

Abbiamo corredato ciascuna delle domande di Key4biz con i riferimenti del Videoforum da cui scaturiscono (basta seguire i link) e abbiamo linkato a fine pagina il video integrale dell’intervento del presidente Cardani su RepubblicaTV.

Per la cronaca, il Videoforum ha avuto una durata complessiva di 31 minuti, con 15 domande. Sono state nominate 7 volte Fastweb, 6 volte Telecom Italia, 1 volta Vodafone).

 

Ecco le domande di Key4biz:

 

1)     Banda larga e copertura infrastrutturale in Italia

  • Quali sono le altre azioni regolatorie intraprese da AgCom per sollecitare ed attrarre gli investimenti sulla rete non solo delle società italiane, ma anche da parte di società estere, dal momento che le tariffe decise da AgCom sono sempre retroattive e, come tali, non assicurano alcuna certezza di regole all’investitore italiano ed estero? Perché questa domanda?

 

 

2)     Citati i nomi di società su cui si esercita l’azione regolatoria

  • Perché cita Fastweb nel Videoforum di RepubblicaTV, dichiarando la propria scelta del fornitore internet per le sue case di Roma e Milano? Non trova fuori luogo affermazioni di tal genere fatte dal presidente di un’Autorità regolatoria nei confronti di una società che rientra tra i soggetti controllati? Perché questa domanda?

 

 

3)     La concorrenza nelle telecomunicazioni fisse

  • Presidente Cardani, perché fa queste distinzioni tra operatori, assegnando domini presunti (Fastweb) sulla fibra che è invece parte integrante dei piani di investimento di tutte e tre le società citate (Fastweb, Vodafone, Telecom Italia)? Perché questa domanda?

 

 

4)     Diritto d’autore/1

  • Perché trova insultante le osservazioni di coloro che criticano l’approvazione del Regolamento sul diritto d’autore che AgCom sta approvando, tanto più se avanzata da giuristi sulla cui serietà non si può avanzare alcun dubbio e non considera legittima la richiesta di spostare le competenze nelle mani del Parlamento? Inoltre, si è più volte fatto riferimento a presunti pareri di esimi giuristi da lei interpellati: dove possono essere consultati tali atti (di cui sembra non vi sia traccia) che risultano a tutti gli effetti atti pubblici e disponibili quindi alla consultazione, secondo quanto previsto dalla legge? Perché questa domanda?

 

 

5)     Diritto d’autore/2

  • È sicuro che il Regolamento sul diritto d’autore sia nato per proteggere “dei ragazzi italiani che fanno software e montano spezzoni di pubblicità”? Chi sono i soggetti che hanno richiesto tutela e protezione per le loro opere? Come si ripartiscono i danni da riproduzione illecita tra industria internazionale ed industria italiana? Fatto salvo il dovere di proteggere le opere dell’ingegno, non sarebbe più corretto dire che, chiaramente, l’iniziativa è nata per le pressioni legittime della grande industria internazionale e di questo bisogna approfittare anche per proteggere quella piccola quota di prodotto nazionale? Non trova che In queste cose è necessario essere chiari, anche per essere più credibili? Perché questa domanda?

 


6)     TV e bambini

  • Perché l’AgCom non assume l’incarico di definire, approvare e gestire un Regolamento che fissi regole televisive pubblicitarie a protezione dei bambini, come sta facendo con tanto impegno nel campo del diritto d’autore? Perché in questo caso lei sostiene di non potere intervenire, perché la palla è nelle mani del Parlamento? Perché questa domanda?

 

 

7)     Le frequenze

  • Perché ritiene che il far-west delle frequenze italiane non potrà mai essere risolto? A che punto sono i negoziati con i nostri vicini, in vista della liberazione di nuove risorse frequenziali da destinare al settore mobile che ci chiede la comunità internazionale? Perché la UE ci bacchetta per la vicenda dei multiplex di Mediaset? Perché questa domanda?

 


8)     Par condicio ed elezioni

  • Se AgCom non è in grado di gestire la par condicio, come lei sostiene, non sarebbe più utile dichiarare l’impossibilità di uno standard adeguato di qualità dei controlli, piuttosto che legittimare di fatto una situazione che privilegia alcuni e penalizza altri, senza che si possa far nulla? Perché questa domanda?

 

 

9)  Lo stipendio del Presidente AgCom, Angelo Marcello Cardani

  • Dal momento che tali regole erano a lei ed ai commissari ben note prima delle vostre nomine, perché allora ha accettato tale incarico, pur sapendo i termini di tali vincoli? Perché se ne lamenta in modo così plateale rilevando, lei regolatore,  presunti “eccessi” di legge? Perché questa domanda?

 

 

10)     AgCom e Commissione Europea

  • Perché, presidente Cardani, l’AgCom si è messa di traverso, anche di fronte all’evidenza dei fatti, contro la Commissione Europea sulla nota vicenda dell’unbundling? Quali le ragioni di questa posizione di principio che rischia di far ricadere sulle tasche degli italiani tale atteggiamento dell’AgCom? Quali sono gli interessi in gioco posti da questa delibera? Perché questa domanda?

 

 

Guarda il Video Forum integrale con il Presidente AGCOM su Repubblica TV