Tv connesse, LG: ‘Stiamo lavorando per migliorare la privacy’

di Raffaella Natale |

L'azienda sta affrontando il problema del rischio per la riservatezza dei telespettatori, emerso dopo la denuncia di un consulente IT inglese.

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LG è intervenuta in merito alla questione sollevata dal consulente IT inglese, Jason Huntley, sul rispetto della privacy delle tv connesse.

Huntley ha denunciato che la propria smart tv, del noto brand coreano, inviava all’azienda tutte le informazioni riguardanti le attività del proprio televisore: programmi visti, video e musica ascoltata…tutto ciò avveniva anche dopo che Huntley aveva disattivato la funzione per la condivisione dei dati.

La questione ha aperto un novo spaccato sulla questione privacy e i nuovi televisori connessi che già rappresentano una grossa fetta del mercato: in Italia ne sono già stati venduti 4,3 milioni.

La vicenda ha immediatamente mobilitato il Garante Privacy inglese che ha aperto un dossier sulla vicenda. 

 

L’azienda coreana in una nota spiega: “In LG puntiamo a migliorare continuamente l’esperienza smart tv. Nei giorni scorsi, ci è stato segnalato un problema relativo alla presunta raccolta di dati sull’utilizzo della smart tv senza consenso”.

 

“La privacy dei nostri clienti è molto importante – continua LG – pertanto abbiamo approfondito immediatamente la questione e possiamo affermare che LG non fa e non ha mai fatto attività di pubblicità mirata utilizzando le informazioni raccolte dai clienti che possiedono una smart tv di LG. Informazioni come il canale, la piattaforma televisiva, la fonte di trasmissione, ecc, che vengono raccolte da alcune smart tv di LG, non sono informazioni personali ma di visualizzazione dei contenuti“.

 

“Tali informazioni – aggiunge l’azienda – vengono raccolte per offrire consigli ai telespettatori sulla base dei contenuti scelti dai proprietari di smart tv LG. Abbiamo verificato che, anche quando questa funzione di raccolta dati viene disattivata dai telespettatori, le informazioni di visualizzazione continuano ad essere trasmesse ma non vengono trattenute dal server“.

Per correggere questo problema – spiega LG – un aggiornamento del firmware per tutte le smart tv coinvolte è in fase di elaborazione e verrà rilasciato immediatamente, così che la disabilitazione di questa funzionalità impedirà il trasferimento dei dati”.

 

LG precisa ancora: “Ci è stato inoltre segnalato che anche i nomi dei file multimediali archiviati su unità esterne – come i dispositivi flash USB – fossero raccolti dalle smart tv LG. I nomi dei file non vengono memorizzati, ma utilizzati esclusivamente per una nuova funzione basata sulla ricerca di dati da web (metadata) relativi al programma in visione, al solo scopo di migliorare l’esperienza visiva”.

“Questa funzione, però, non è mai stata pienamente implementata e nessun dato personale è stato mai raccolto o conservato. Anche questa funzione verrà rimossa dalle smart tv coinvolte con l’aggiornamento del firmware”.

 

“Siamo spiacenti – conclude LG – qualora la circolazione di queste notizie abbia causato preoccupazioni. Continueremo a lavorare per soddisfare sempre meglio le aspettative dei nostri clienti”.

Intanto in Italia Altroconsumo ha inviato una denuncia al Garante della Privacy e all’Antitrust“Il consumatore ha diritto alla tutela e alla certezza che non si verifichino pratiche di violazione della riservatezza delle informazioni”, spiega l’Associazione consumatori che ha anche mandato una diffida a LG, chiedendoun intervento immediato su tutti i modelli e comunque la sostituzione o il rimborso del prezzo per tutti gli acquirenti delle smart tv dell’azienda che potrebbero rivelare lo stesso problema“. 

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