#ddaonline. Ecco la proposta del M5s sul diritto d’autore

di Raffaella Natale |

Key4biz ha potuto analizzare in anteprima gli elementi fondamentali sui quali si poggia la proposta di legge di Mirella Liuzzi, deputato del M5s.

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Mirella Liuzzi

Il nodo centrale del diritto d’autore online resta quello della competenza. A chi il potere di intervenire sui colpevoli di pirateria?

L’argomento è molto complesso e anche all’interno del Parlamento e del Governo ci sono posizioni diverse in merito al ruolo che debba svolgere l’Agcom.

Key4biz ha potuto analizzare in anteprima gli elementi fondamentali sui quali si poggia la proposta di legge di Mirella Liuzzi, deputato del M5s, depositata lo scorso settembre, ma non ancora visibile sul sito della Camera.

Secondo la deputata del movimento di Beppe Grillo, la competenza per la repressione delle condotte illecite spetta alla Polizia Postale sotto il controllo della Magistratura.

Questo passaggio è essenziale, in quanto “elimina ogni dubbio circa l’insussistenza in capo all’Agcom di una potestà regolamentare in materia”.

 

Altro passaggio essenziale della proposta di legge è la decriminalizzazione del file-sharing quando avviene senza scopo di lucro.

Anche questa norma è fondamentale nell’ambito del dibattito sui temi della pirateria online di materiale protetto da diritto d’autore, in quanto tende a tutelare l’utente individuale che ‘scambia’ un file coperto da copyright senza però avere l’intenzione di lucrare.

 

Proposta della Liuzzi, poi, provvede ad ampliare “le possibilità di utilizzo di materiale protetto per finalità di ricerca, critica e discussione attraverso un allargamento delle eccezioni e limitazioni al diritto d’autore“. Allargare quindi il fair use nei limiti di quanto stabilito dal dettato comunitario.

 

Per contrastare la pirateria digitale, la Liuzzi suggerisce anche di introdurre misure a sostegno dell’ampliamento dell’offerta legale.

In altre parole, il convincimento di fondo è che se c’è un’ampia possibilità di scelta di contenuti online, magari anche a buon prezzo, l’utente è maggiormente propenso a rivolgersi ai provider legali piuttosto che a quelli illegali.

 

Anche la Liuzzi è a favore dell’introduzione di meccanismi di protezione del diritto d’autore diversi dalla repressione rivolta contro utenti o provider e, invece, ispirati a standard internazionali come il ‘follow the money‘, letteralmente ‘segui il denaro’.

L’idea di base è che per combattere la pirateria bisogna arrivare e bloccare le fonti di finanziamento dei siti che fanno pirateria massiva così come stanno già facendo in altri Paesi.

 

Last but not least, il riconoscimento normativo espresso che la tutela del diritto d’autore non può andare in contrasto con l’esercizio dei diritti fondamentali dei cittadini, quali la libertà d’espressione o di informazione.

Su quest’ultimo punto proprio nei giorni scorsi si è registrato uno scontro tra il Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, e la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori).

La Bonino, infatti, in occasione dell’incontro con il relatore speciale delle Nazioni Unite per la libertà di espressione e di opinione Frank La Rue, ha dichiarato che non spetta all’Agcom predisporre sanzioni in materia di proprietà intellettuale.

Precisando che “tutte le normative che disciplinano i diritti costituzionali, in particolare se riguardano la libertà di espressione, devono essere approvate dal Parlamento”.

Ma per la SIAE, “Il Regolamento Agcom non c’entra con la violazione dei diritti umani”.

 

Qualche giorno fa anche il presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini ha auspicato l’intervento del legislatore: “…Su un tema delicato come il diritto d’autore online, auspico che il legislatore, noi parlamentari, sappiamo fare la nostra parte…“.

In questo senso il senatore Felice Casson (Pd) ha presentato una proposta di legge sul diritto d’autore che permette di superare la questione della competenza Agcom ad agire sui siti pirata, affidando l’azione di enforcement al Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero degli Interni.

 

Ma all’interno del governo le posizioni sono diverse. Per il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Simonetta Giordani, la competenza dell’Agcom è, invece, confermata da diverse disposizioni di legge.