Telecom Italia, Standard & Poor’s taglia il rating

di |

L’agenzia ha deciso di abbassare il giudizio sull’azienda da BBB-/A-3 a BB+/B. Pesano i debiti e l’incertezza sulle performance future nel mercato domestico. Susanna Camusso: 'Bisogna mettere al riparo l'azienda'

Italia


Telecom Italia

 

L’agenzia ha deciso di abbassare il giudizio sull’azienda da BBB-/A-3 a BB+/B. Pesano i debiti e l’incertezza sulle performance future nel mercato domestico.

I debiti pesano sul rating di Telecom Italia. Ieri l’agenzia Standard & Poor’s ha abbassato il rating dell’azienda da BBB-/A-3 a BB+/B. Anche l’outlook è negativo. La decisione arriva dopo un taglio analogo dell’altra agenzia di rating Moody’s (Leggi articolo Key4biz),

 

Per gli analisti di S&P la compagnia telefonica continuerà a confrontarsi con un ambiente competitivo, con una situazione economica avversa e con delle pressioni regolamentari in Italia. Gli analisti di S&P’s, che hanno portato il giudizio su Telecom Italia a livello “junk” (spazzatura), credono che ci vorrà ancora del tempo perché le linee strategiche rivisitate dal gruppo si traducono in miglioramenti significativi delle performance domestiche di Telecom Italia.

 

Sono inoltre percepite ancora incertezze sulla governance della società. L’agenzia di rating prevede dunque un ulteriore riduzione nell’ebitda e nei proventi operativi durante il periodo 2014-2015, con il permanere di un elevato rapportodebito/ebitda e deboli flussi di cassa a dispetto dei recenti annunci di nuove misure finanziarie.

 

L’outlook di S&P’s è negativo e riflette la possibilità di un ulteriore downgrade qualora il gruppo non riesca a migliorare le performance operative domestiche, ad accelerare la riduzione del debito e a rafforzare i flussi di cassa.

 

Ieri Telecom Italia ha formalizzato la sua uscita dall’Argentina, accettando l’offerta di acquisto da 960 milioni di dollari avanzata dal gruppo Fintech (come anticipato da Key4biz in questo articolo) sull’intera partecipazione di controllo in Telecom Argentina (direttamente ed attraverso Telecom Italia International, Sofora Telecomunicaciones, Nortel Inversora e Tierra Argentea) per un importo complessivo di 960 milioni di dollari (712,7 milioni di euro) (Leggi articolo Key4biz).


 Oggi Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, è tornata a parlare dell’azienda dopo l’intervento di ieri (Leggi articolo Key4biz). “Intanto bisogna  mettere al riparo Telecom, perché così non è al riparo”, ha detto Camusso, a margine della manifestazione contro la Legge di Stabilità. “Noi sosteniamo – ha aggiunto – questa modifica della legge sull’opa e chiediamo al governo di fare la norma sul golden power”.

 

Camusso ha notato che “L’ingresso degli stranieri in un settore come le tlc ci  preoccupa. Per questo abbiamo detto che non era possibile che  la vicenda Telecom prendesse questi sviluppi. Una cosa è che  si determinino alleanze internazionali come per Alitalia,  un’altra è che ci perdiamo asset strategici del Paese”. (P.A.)