#ddaonline: il Governo benedice l’Agcom, ma Laura Boldrini frena

di Alessandra Talarico |

Il sottosegretario Giordani risponde a interpellanza di SEL sottolineando la competenza Agcom in materia di diritto d’autore online. Una posizione divergente da quella del Presidente della Camera, che auspica l’intervento del legislatore.

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Laura Boldrini

La competenza dell’Agcom in materia tutela del diritto d’autore in rete, è confermata da diverse disposizioni di legge. Così Simonetta Giordani, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, ha risposto all’interpellanza urgente presentata alla Camera da Gennaro Migliore e Sergio Boccadutri (SEL) per conoscere quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare per pervenire alla definizione di una normativa organica sul diritto d’autore sul web che sia il più possibile condivisa e per sapere se il Governo non intenda adottare immediate iniziative normative tese a limitare le attuali competenze conferite dalla legge all’Agcom in materia di diritto di autore.

Tra le leggi citate a supporto della tesi di legittimità dell’Agcom a intervenire in materia di diritto d’autore online, sia la legge 248 del 2000 che, nell’aggiornare le disposizioni della legge sulla protezione dei diritti d’autore, riconosce le competenze dell’Autorità in materia di proprietà intellettuale, sia dal decreto legislativo n. 70 del 2003 sul commercio elettronico, che recepisce a livello nazionale le disposizioni della direttiva europea cosiddetta ‘Enforcement’. Normativa che, nell’introdurre il doppio binario di tutela, giudiziaria e amministrativa, prevede che “l’autorità amministrativa avente funzioni di vigilanza possa esigere, al pari di quella giudiziaria, che il prestatore di servizi impedisca o ponga fine alle violazioni riscontrate”.

 

Le assicurazioni del sottosegretario hanno soddisfatto “solo parzialmente” i proponenti dell’interpellanza: ribattendo alle dichiarazioni della Giordani, Sergio Boccadutri ha ricordato come anche il presidente dell’Agcom, Angelo Cardani, abbia più volte affermato di essere pronto a passare la palla al legislatore: “qualora il Parlamento intervenisse per adottare una riforma della legge che tutela il diritto d’autore per adeguarla alla nuova realtà tecnologica e di mercato – ha affermato Cardani – l’Autorità sarebbe lieta di cedere il passo, ed eventualmente conformare la propria azione alle previsioni del legislatore” (Leggi Articolo Key4biz).

 

La posizione della Giordani, inoltre, appare sostanzialmente in contrapposizione anche con quella del presidente della Camera, Laura Boldrini, che ieri intervenendo a un Convegno sulla libertà d’informazione ha auspicato l’intervento del legislatore, trattandosi di un tema molto delicato con profonde implicazioni anche sociali.

“Su un tema delicato come il diritto d’autore on line, auspico che il legislatore, noi parlamentari, sappiamo fare la nostra parte. So quanto animato sia il dibattito, ma spero che in un tempo ragionevole e ravvicinato possa venire dai diversi gruppi politici – alcuni dei quali hanno già presentato proposte – una risposta all’esigenza di aggiornare la normativa tenendo insieme diritti ed interessi”, ha detto Boldrini, riferendosi alla proposta di Felice Casson del PD (Leggi articolo Key4biz).

Secondo Casson, visto che i poteri di intervento dell’Agcom in materia di diritto d’autore online sono assai circoscritti, in quanto limitati dal Decreto Romani del 2010 ai soli servizi di media audiovisivi, è necessario un intervento dfel legislatore, le cui più ampie prerogative consentiranno di adottare una riforma del diritto d’autore che tratti sia gli aspetti relativi all’enforcement sia la promozione del mercato legale, senza dimenticare i diritti dei consumatori nel nuovo contesto digitale.

 

Anche Nicola D’Angelo, magistrato ed ex commissario Agcom, ha ribadito al nostro sito la sua perplessità sulla competenza giuridica dell’Authority in merito al potere investigativo e giudiziario che il Regolamento le concede. Secondo D’Angelo, l’Agcom non possiede alcuna “giustificazione giuridica”  in materia di repressione sul diritto d’autore sul web.

 

D’Angelo ha quindi sottolineato la necessità di un intervento del Parlamento su un tema così delicato. “Ci vuole una legge – ha affermato – come aveva già auspicato a suo tempo anche l’ex presidente Agcom Corrado Calabrò”.