Baby squillo, il Garante ai media: ‘Assicurate la privacy delle ragazzine’

di Raffaella Natale |

L’Autorità interviene sul caso di prostituzione che riguarda due ragazzine, per richiamare i mezzi di informazione al rispetto della privacy delle minorenni.

Italia


Antonello Soro

“I media devono rigorosamente rispettare la riservatezza delle giovani“. A dirlo è il Garante Privacy che interviene in merito alla recente vicenda che vede protagoniste due ragazze minorenni in un caso di prostituzione.

 

La notizia sta girando in modo virale su internet e se ne stanno occupando giornali e tv, visto anche il ruolo avuto dalla mamma di una delle due giovani.

In questo senso il Garante per la protezione dei dati personali chiede che venga assicurato con rigore il rispetto della privacy delle ragazzine “di fronte al crescente diffondersi in Rete e nei media di notizie inerenti le attività di prostituzione nelle quali sono state coinvolte alcune minorenni, pur non identificate”.

 

Come, infatti, spesso succede davanti a fatti di cronaca di questo tipo, dove dietro allo sfruttamento della prostituzione si celano drammi familiari, fragilità psicologiche, difficoltà economiche… alcuni cercano selvaggiamente lo scoop e si apre la gara su chi riesce a fornire maggiori dettagli sulla vicenda, mettendo a rischio la privacy delle ragazzine.

Gli organi d’informazione, sottolinea il Garante, “nell’esercitare il legittimo diritto di cronaca riguardo a un fatto di sicuro interesse  pubblico”, devono attenersi “al rispetto delle garanzie poste a tutela dei minori dal Codice deontologico dei giornalisti e dalla Carta di Treviso”.

 

Per questa ragione, l’Autorità raccomanda di “astenersi dal pubblicare dettagli eccessivi della vicenda e stralci di atti processuali la cui diffusione possa pregiudicare la dignità e il corretto sviluppo della personalità della ragazze”.