Vodafone ‘raddoppia’ in Italia: 1,8 miliardi in due anni per il broadband fisso e mobile

di Alessandra Talarico |

Investimenti raddoppiati nella banda larga mobile e nella fibra. Presentati i risultati del primo semestre. Pesa ancora il Sud Europa ma per il Ceo Vittorio Colao nei prossimi due anni si tornerà alla crescita.

Italia


Vittorio Colao

Il gruppo Vodafone accelera sugli investimenti con un Piano da 7 miliardi di sterline – battezzato ‘Project Spring’ – che si concentra anche sul nostro Paese.

In Italia, la società di Vittorio Colao ha preventivato investimenti per 1,8 miliardi che, sommati ai 900 milioni investiti annualmente, portano a 3,6 miliardi gli investimenti nei prossimi 2 anni per lo sviluppo delle reti e servizi a banda ultra larga mobile e fissa.

Il progetto Spring, sottolinea una nota della società, mira a imprimere una nuova accelerazione agli investimenti nell’ultrabroadband mobile, con l’obiettivo di estendere ulteriormente la copertura e la capacità delle reti 3G e 4G e di introdurre nuove generazioni di apparati per offrire servizi e prestazioni all’avanguardia.

Il piano guarda, però, anche alla fibra ottica: il target è di coprire con la rete FTTC 150 grandi città dalle attuali 34 e di raggiungere entro il 2016 un quarto della popolazione italiana, ovvero 6,4 milioni di famiglie e imprese.

Sulla scia dei 130 miliardi di dollari incassati dalla vendita di Verizon Wireless negli Usa, il gruppo ha anche annunciato la distribuzione di un acconto sul dividendo di 3,53 pence (in crescita dell’8%) con l’obiettivo di pagare un dividendo totale di 11 pence.

 

I dettagli del piano da 7 miliardi di sterline – 1 miliardo in più rispetto a quanto annunciato in precedenza – sono stati resi noti in occasione della presentazione dei risultati del primo semestre, nel quale ha registrato un utile netto di 17,95 miliardi di sterline, contro la perdita di 1,98 miliardi del primo semestre 2012 causata dalle svalutazioni degli asset spagnoli e italiani. L’utile operativo si è attestato a 2,2 miliardi (contro il rosso 3,2 miliardi dello scorso anno). Il risultato beneficia del credito di imposta di oltre 15 miliardi legato a perdite degli anni passati.

In crescita anche i ricavi che fanno segnare un incremento 2,5% a 19,1 miliardi, in calo quelli da servizi a 17,5 miliardi (-2,3%).

 

Anche se le condizioni in Europa “restano molto difficili”, Vittorio Colao si dice ottimista per il futuro: “Ci aspettiamo un ritorno alla crescita nei prossimi due anni e la possibilità di un cambiamento di attenzione normativo per sostenere maggiori investimenti del settore e di consolidamento”.

“Il nostro programma di investimenti, ora portato a 7 miliardi, accelererà ulteriormente i nostri piani per stabilire una rete più forte e la differenziazione dei servizi per i nostri clienti”, ha aggiunto il Ceo.

 

La cessione da 130 miliardi di dollari di Verizon Wireless, ha sottolineato ancora Colao, “…premierà i nostri azionisti per il loro supporto a lungo termine della nostra strategia e ci fornirà un solido bilancio, una migliore copertura dei dividendi e la flessibilità finanziaria e strategica per fare ulteriori investimenti nel business e ritorno per gli azionisti in futuro”.

 

In Italia, nel corso del primo semestre, si è registrato un calo dell’11% dei ricavi da servizi (pari a 3,05 miliardi di euro) ma la società evidenzia anche la crescita dell’83% dei ricavi da pacchetti integrati. L’Ebitda è stato pari a 1,2 miliardi.

Un trend che si registra comunque in tutto il sud Europa, dove i ricavi da servizi segnano un calo del 14,9%.