Microsoft: 2 miliardi di dollari dai brevetti per i device Android

di Alessandra Talarico |

Secondo l’analista Rick Sherlund di Nomura i ricavi generati da Android hanno un margine del 95% e stanno aiutando l’azienda a compensare le performance della divisione 'Entertainment and Devices’.

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Steve Ballmer

Microsoft starà anche aspettando con impazienza il pieno decollo delle vendite di smartphone Windows Phone, ma è certo che anche le buone performance del concorrente Android non dispiacciono all’azienda.

Il motivo è presto detto: dalle royalties dei brevetti usati dal sistema operativo mobile di Google, infatti, Microsoft incassa qualcosa come 2 miliardi di dollari all’anno.

Lo rivela l’analista Nomura Rick Sherlund, secondo cui i ricavi generati da Android hanno un margine del 95%. Tutto profitto, insomma, e che deriva dagli accordi siglati da Microsoft coi diversi produttori di dispositivi che utilizzano l’Os concorrente, tra i quali LG, Compal, Samsung, HTC, Wistron, Quanta, Acer e General Dynamics Itronix.

 

Con 2.769 brevetti registrati lo scorso anno presso l’ufficio brevetti americano, Microsoft si piazza al sesto posto della classifica Usa, dietro a IBM (6.478), Samsung (5.081), Canon (3.174) Sony (3.032) e Panasonic (2.769).

 

Questi accordi – ha affermato nei mesi scorsi Brad Smith – assicurano il rispetto e il giusto compenso per le innovazioni e il portfolio di proprietà intellettuale di Microsoft”.

 

Soldi che, soprattutto, aiutano Microsoft a compensare quelli drenati dalla divisione ‘Entertainment and Devices’, che include gli smartphone e la console Xbox. La divisione ha chiuso l’ultimo trimestre con un fatturato in crescita del 6% a 2,080 miliardi, ma l’utile è sceso del 171% a 15 milioni di dollari.

Secondo i dati di Sherlund, tuttavia, senza i profitti legati ad Android, Skype, Xbox e Windows Phone starebbero perdendo qualcosa come 2,5 miliardi di dollari, dei quali 2 miliardi attribuibili solo alla Xbox.

 

Anche Sherlund, come altri importanti osservatori (Leggi articolo Key4biz), ritiene che Microsoft dovrebbe procedere allo spin-off della divisione che sembra un ‘corpo a sé’ che non si accorda con nessun’altra attività del gruppo.