Donne e lavoro, in un anno 4 mila nuove imprese ‘rosa’

di Raffaella Natale |

Al 30 settembre, secondo i dati di Unioncamere, 27.925 le imprese ‘rosa’ registrate nel settore dei Servizi di informazione e comunicazione.

Italia


Donne e lavoro

In Italia sempre più donne fanno impresa, rispondendo così alla crisi dell’occupazione. Stando ai dati dell’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere, diffusi in occasione della sesta edizione “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa“, delle 6.140 imprese in più nate tra settembre del 2012 e settembre di quest’anno ben 3.893 (il 63%) hanno a capo una o più donne, spesso scese in campo per darsi da sole quel lavoro che non trovano.

Le donne hanno scelto in modo massiccio una forma giuridica ‘matura’ come la società di capitale (+9.789 unità nei dodici mesi, con un ritmo di crescita pari al 4,5%) a scapito della più semplice, ma più fragile, impresa individuale (-6.627 unità).

 

Alla fine di settembre di quest’anno, le imprese femminili registrate presso le Camere di commercio erano 1.431.167, il 23,6% sul totale. In termini relativi, l’incremento rilevato nei dodici mesi presi in esame corrisponde a un tasso di crescita dello 0,27%, quasi triplo rispetto alla crescita media del totale delle imprese italiane nel periodo (0,10%).

 

Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, ha indicato che “Il paese, in questo momento, ha un estremo bisogno di tutte le sue migliori energie e la risposta che le donne stanno dando alla crisi con il loro impegno nel fare impresa è un fatto che ci rassicura sul futuro dell’Italia”.

Per Dardanello, “Abbiamo bisogno di persone che credano in se stesse, che abbiano una visione del loro domani e che si impegnino a realizzarlo mettendo insieme le forze, come accade spesso nelle imprese femminili. E’ nostro dovere creare le condizioni per sostenerle, in particolare con politiche del credito attente alle loro esigenze”.

I settori in cui le imprenditrici ‘rosa’ hanno cercato preferibilmente spazio sono stati quelli del turismo (cresciuto di 4.850 attività, ben oltre l’intero saldo del periodo) e dei servizi finanziari (+1.393 attività, pari a una crescita-record del 5,3%).

Nei Servizi di informazione e comunicazione le imprese femminili sono 27.925 su un totale di 127.618, rappresentando sul totale circa il 21,9%.

 

Restringendo l’osservazione al comparto turistico in senso stretto, i dati indicano che alla fine del settembre scorso le imprese rosa erano 158.442, corrispondenti all’11% del totale delle imprese femminili.

Oltre la metà della crescita delle imprese femminili si concentra nelle regioni del Centro-Italia (+2.380 unità, il 63% del saldo totale), mentre il Nord-Est è l’unica area a veder diminuire il numero di imprese guidate da donne (-291).

 

La distribuzione geografica delle imprese femminili nel 2013 si conferma concentrata nel Sud e Isole. Il Molise con il 29,69%, l’Abruzzo con il 27,82%, la Basilicata con il 27,66% sono le regioni con il più alto tasso di femminilizzazione anche se si nota un lievissimo incremento, nell’ultimo anno, della componente femminile nel centro – nord, tradizionalmente meno vocato al mettersi in proprio delle donne. Chiudono la classifica: l’Emilia Romagna (20,92%), il Trentino (20,81%) e la Lombardia (20,48%).

 

Roma è la città con il più elevato numero di imprese femminili in valore assoluto (100.457  nel 2013 e 99.130 nel 2012), seguita da Napoli (68.503 nel 2013) e da Milano (68.337). Dai dati provinciali, si possono poi cogliere le variazioni nelle diverse realtà. In termini assoluti la crescita maggiore si registra a Roma (+1.438 imprese nei dodici mesi), a Milano (+1.376) e a Napoli (+425).