Datagate, il MIX si smarca: ‘Nessun ruolo nell’interscambio di metadati con l’estero’

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Il Milan Internet Exchange prende le distanze dall’affaire che coinvolge la Nsa e le accuse di spionaggio e violazione della privacy che coinvolgono i servizi segreti a livello globale. MIX precisa di non essere coinvolta nel monitoraggio delle chiamate,

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Il MIX, Milan Interchange Exchange, si smarca dal Datagate. Dopo le accuse sollevate nei giorni scorsi da organi di stampa, il MIX smentisce in modo categorico  “di avere alcun ruolo nell’interscambio di metadati tra operatori italiani e stranieri. Si sottolinea inoltre che l’articolo (pubblicato il 31 ottobre su Repubblica ndr) in questione  contiene numerose inesattezze di cui si chiede rettifica”.

 

Puntuali le precisazioni del MIX, che nella nota ricorda di essere “il principale punto di intercambio Internet italiano, ma non gestisce traffico telefonico – si legga nella nota –

Gli operatori che sono collegati a MIX sono attualmente 132, e comprendono tutti i principati operatori Internet italiani, diversi  operatori internazionali e “content provider” interessati a scambiare traffico Internet con utenti italiani”.

 

Telecom Italia Sparkle (società del gruppo Telecom Italia), non è cliente per l’interconnessione IP presso MIX, sebbene molti clienti internazionali hanno espresso interesse ad interconnettersi con Sparkle o con la stessa Telecom Italia presso MIX”, prosegue la nota, aggiungendo che ogni operatore che si collega a MIX decide liberamente con quali altri soggetti scambiare traffico (“peering”), senza alcun  intervento o controllo da parte di MIX.

 

Ogni operatore cliente di MIX ha accesso esclusivo e controllato alle proprie apparecchiature, e nessun soggetto terzo (tanto  meno servizi segreti) ha o ha mai avuto accesso alle apparecchiature di MIX che interconnettono le reti degli operatori.

 

MIX ha i più alti standard di sicurezza circa le sue infrastrutture di data center e di apparecchiature di rete, tanto che è stata  qualificata per ospitare uno dei due snodi della rete SPC della Pubblica Amministrazione, nonché i nodi della rete della ricerca GARR, servizi che sono ospitati da MIX da lunga data.

 

“In conclusione – chiude la nota – il MIX è un posto sicuro dove scambiare traffico dati tra operatori italiani, anche perché sito in un Paese assoggettato ad una severa normativa a tutela della Privacy. Più grave sarebbe se il traffico Internet tra soggetti italiani dovesse circolare all’estero (dove potrebbe essere esposto a pratiche da noi illegali)”.

 

Dal 2000 MIX “opera per migliorare l’infrastruttura di Internet in Italia e coadiuvarne lo sviluppo, favorendo l’intercomunicazione tra i diversi Internet Service Provider che operano sul nostro territorio”, si legge sulla homepage.

MIX, situata nel Campus di Caldera a Milano, offre servizi di interconnessione IP ad ISP Italiani e stranieri e verso i servizi super-partes che sottendono al funzionamento di tutta l’Internet tramite piattaforme di switching ad alte prestazioni ed all’interno di infrastrutture proprie di massima sicurezza garantendo un servizio di altà qualità, scalabilità e robustezza.


Intanto, oggi il Manifesto per la verità di Edward Snowden, la talpa del Datagate, è stato pubblicato sul settimanale tedesco Der Spiegel.   

Senza mezzi termini il messaggio di Snowden: “Cittadini, ribellatevi alle ingerenze dello spionaggio e combattete per la verità”. L’intervento, che ricorda un po’ i toni del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, compare sul magazine proprio nel giorno in cui Der Spiegel sembra aver fatto sua la causa dell’ex contractor della Nsa: “Asilo per Snowden”, recita infatti il titolo di copertina annunciando un appello sostenuto da oltre 50 personalità del mondo della politica, della cultura e dell’economia affinché Berlino accolga la ‘talpa’. Se un asilo in terra tedesca sembra tuttavia remoto, i legami tra Snowden e la Germania appaiono più solidi. (P.A.)