Datagate, l’Nsa difende Obama: ‘Era all’oscuro delle intercettazioni della Merkel’

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Sarebbero 46 milioni le chiamate intercettate in un mese in Italia e 60 milioni in Spagna. Secondo l'Intelligence di Roma,

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Edward Snowden

Lo scandalo intercettazioni non accenna a placarsi. L’intelligence Usa tenta di difendere il presidente Barack Obama. Il generale Keith Alexander, capo della Nsa, la National Security Agency americana, ha detto di non aver mai parlato con il presidente americano Barack Obama delle presunte intercettazioni del cellulare del cancelliere tedesco Angela Merkel. Lo detto un portavoce dell’agenzia di intelligence Usa alla Bbc.

 

La smentita arriva dopo che ieri l’edizione domenciale della Bild, il tabloid più diffuso in Germania, sosteneva invece che il presidente americano fosse al corrente dello spionaggio. Citando fonti dei servizi Usa, il giornale tedesco ha scritto che Keith Alexander aveva informato Obama delle intercettazioni ai danni di Merkel fin dal 2010.

 

Il settimanale Der Spiegel e il quotidiano Faz avevano scritto ieri che Obama – nel corso della telefonata di mercoledì scorso con il cancelliere tedesco – oltre a presentare le sue scuse, aveva assicurato a Merkel di essere all’oscuro delle intercettazioni nei suoi confronti. Se lo avesse saputo, avrebbe detto Obama, le avrebbe fermate.

 

Nuovi dettagli emergono, dopo il ritorno di fiamma della vicenda Datagate, che ha gettato un’ombra sul Consiglio Europeo di giovedì e venerdì a Bruxelles. In un mese, secondo indiscrezioni riportate dal sito Cryptome, antesignano di Wikilieaks, ripreso oggi dai quotidiani nazionali e internazionali, la Nsa statunitense avrebbe spiato 124,8 miliardi di telefonate nel mondo, di cui 46 milioni in Italia e 60 milioni in Spagna.

 

L’intelligence di Roma però “non ha evidenze” delle 46 milioni di telefonate ‘spiate’ in Italia dalla Nsa americana, e invita a prendere con le molle le indiscrezioni del sito, distinguendo tra spionaggio e monitoraggio. In seguito al can can mediatico intorno al Datagate, la Questura di Roma ha potenziato la vigilanza di sedi diplomatiche e ambasciate, in particolare dell’Ambasciata Usa di via Veneto. 

 Intanto il Movimento 5 Stelle chiede al Governo di riferire in Parlamento.

 

Intanto, il Wall Street Journal rende noto che la Nsa ha interrotto il programma di monitoraggio di 35 leader politici mondiali, compresa Angela Merkel, dopo che un’indagine dell’amministrazione Obama ha rivelato al presidente l’esistenza dell’attività di monitoraggio. Il presidente Obama, secondo il Wall Street Journal, avrebbe passato almeno 5 anni senza sapere che i servizi segreti Usa controllavano i leader mondiali. L’indagine interna della Casa Bianca sull’attività della National Security Agency si concluderà l’11 novembre, con un report dettagliato che finirà nelle mani di Obama.

 

La Nsa (National Security Agency), nell’arco di un mese, avrebbe monitorato segretamente 60 milioni di telefonate in Spagna fra dicembre 2012 e gennaio 2013. Lo scrive oggi El Mundo, citando dati forniti da Edward Snowden, la talpa del Dagate. Un numero enorme di intercettazioni, a fronte di una popolazione di 47 milioni di spagnoli. Secondo il quotidiano spagnolo, le registrazioni non rivelerebbero il contenuto delle conversazioni, ma soltanto la durata e il luogo in cui venivano effettuate.

 

Queste rivelazioni arrivano lo stesso giorno in cui il governo del primo ministro Mariano Rajoy convoca l’ambasciatore americano a Madrid. Non più tardi di venerdì Rajoy aveva detto che “lo spionaggio fra paesi amici e alleati è un’attività “inappropriata”.

 

Nel weekend appena concluso, la stampa tedesca, in particolare il sito di Der Spiegel, ha reso noto che l’intelligence Usa avrebbe spiato il cellulare del cancelliere Angela Merkel dal 2002 fino a poco prima della recente visita, lo scorso mese di giugno, del presidente Obama in Germania. La rete di radio stazioni base, delegate all’attività di spionaggio Usa, sarebbe estesa in diverse città europee fra cui Berlino, Francoforte, Roma, Milano, Parigi, Ginevra e Madrid. Angela Merkel ha inviato in missione i responsabili dell’intelligence nazionale di Berlino a Washington per ottenere risposte in settimana.


Secondo Cryptome, in Germania sarebbero state intercettate 361 milioni di telefonate mentre in Spagna 62 milioni. In Francia ci sarebbero state 70,2 milioni di telefonate intercettate, in Pakistan e Afghanistan rispettivamente 12,76 e 21,98 milioni di telefonate. Poco chiari, invece, i numeri riguardanti gli Stati Uniti: sembrerebbe trattarsi di 3 miliardi di telefonate. Cryptome rivede decisamente al rialzo i numeri circolati in precedenza: Le Monde parlava di 70 milioni di telefonate intercettate e lo stesso Cryptome di 540 milioni di in un mese.

 

In Germania il Bundestag si occuperà della vicenda che riguarda le intercettazioni al cancelliere Angela Merkel. L’opposizione chiede una commissione di inchiesta parlamentare, proposta accolta da tutti i partiti. (P.A.)