Mercato unico digitale, in primavera avvio riforma Ue sul diritto d’autore

di Raffaella Natale |

Nelle Conclusioni del vertice Ue si evidenzia la necessità di modernizzare la normativa europea e facilitare il rilascio delle licenze, assicurando un alto livello di protezione dei diritti di proprietà intellettuale.

Unione Europea


Diritto d'autore

Nelle Conclusioni del Consiglio europeo sull’economia digitale (Leggi Articolo Key4biz) si parla anche di diritto d’autore e, come ha sottolineato Enzo Mazza, presidente di FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), a Key4biz, è stata “ribadita la necessità di garantire forte tutela anche con la modernizzazione”.

 

Nel capitolo ‘Promuovere un mercato unico digitale vicino ai consumatori e alle imprese’, al punto 7 si legge, tra le altre cose, che la fornitura di servizi e contenuti digitali nell’intero mercato unico richiede l’istituzione di un regime di proprietà intellettuale per l’era digitale e si annuncia che “la Commissione completerà nella primavera 2014 l’esame che sta effettuando del quadro dell’UE in materia di diritto d’autore“.

“E’ importante – sottolinea il documento conclusivo del vertice Ue del 24 e 25 ottobre – modernizzare la normativa europea sul diritto d’autore e facilitare il rilascio delle licenze, assicurando nel contempo un alto livello di protezione dei diritti di proprietà intellettuale e tenendo conto della diversità culturale“.

 

A luglio la Commissione Affari giuridici del Parlamento europeo ha approvato le nuove disposizioni che permetteranno di semplificare la procedura di assegnazione delle licenze ai fornitori di musica online (Leggi Articolo Key4biz). Regole più agevoli anche per i musicisti che potranno ottenere più rapidamente il pagamento delle royalties (Leggi Articolo Key4biz).

Obiettivo della proposta è anche di proteggere i diritti degli autori, disponendo una raccolta efficiente delle royalties attraverso i fornitori dei servizi che poi redistribuiranno in modo equo e tempestivo.

 

Il provvedimento incoraggia la creazione di nuovi servizi di musica online, aumentando anche le vendite. Per il futuro, invece di avere a che fare con le società di gestione collettiva di ciascun Paese Ue, i provider potranno ottenere le licenze da un piccolo numero di queste, autorizzate ad operare in tutta la Ue.

 

Un emendamento ha inoltre riconosciuto ad autori, artisti, editori e produttori musicali maggior controllo nella gestione dei loro diritti. Potranno, infatti, liberamente scegliere la società di gestione collettiva e partecipare più facilmente al processo decisionale.

 

Adesso Commissione, Consiglio e Parlamento dovranno individuare il testo definitivo per il voto in prima lettura entro le prossime elezioni del Parlamento UE nel maggio 2014.