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Telecom-Telefonica, il Governo accelera sull’OPA. Baretta: ‘Modifiche in tempi brevissimi’

Italia


Il Governo accelera sulle modifica alla normativa sull’OPA. Lo ha confermato stamani il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, in linea con quanto annunciato ieri dal viceministro dell’economia Stefano Fassina e in seguito alla mozione presentata da Massimo Mucchetti e approvata dal Senato la scorsa settimana.

 

Dopo gli iniziali tentennamenti, dovuti principalmente ai timori che le variazioni alle norme sull’Opa potessero essere additate come un cambiamento delle regole a partita in corso – con particolare riferimento all’operazione Telecom-Telefonica – il governo si è quindi impegnato a tradurre in legge, in tempi celeri, il testo di un emendamento inserito da Massimo Mucchetti e sottoscritto dai tutti i capigruppo di maggioranza nel decreto IMU. L’emendamento è stato poi ritirato perché avrebbe costretto a una terza lettura del decreto in Senato ma, assicura il viceministro Baretta, “…il governo condivide i contenuti” dell’emendamento e ribadisce l’impegno a tradurne i contenuti in legge “in tempi brevissimi”.

 

L’obiettivo, è quello di introdurre una seconda soglia dell’Opa obbligatoria oltre a quella attuale del 30% attribuendo alle stesse aziende la facoltà di modificare la soglia fissa determinata dal controllo di fatto – con un valore un valore compreso tra il 20 e il 40% – nonché di affidare alla Consob il compito di “individuare con cadenza almeno annuale le società nelle quali il controllo di fatto viene esercitato con una partecipazione che dà diritti di voto inferiori al 30 per cento del capitale ordinario”.

Per “controllo di fatto” si intende il potere di nomina, con voto determinante in almeno due assemblee ordinarie, di amministratori che abbiano poteri tali da esercitare un’influenza dominante sulla gestione sociale.

Alla Consob, anche il compito di redigere, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, “un primo elenco delle società nelle quali il controllo di fatto viene esercitato con una partecipazione che dà diritti di voto inferiori al 30 per cento del capitale ordinario”.

 

La modifica delle norme sull’OPA, che andrà a incidere su alcuni aspetti dell’operazione Telecom-Telefonica e che mira a meglio tutelare gli interessi dei piccoli azionisti, sarà recepito nel primo “nel primo decreto legge raggiungibile”, ha assicurato quindi Fassina.

 

Ieri, il Consiglio Direttivo di Confindustria riunito per discutere anche di questa questione, ha dato parere unanime e positivo alla riforma, considerandola ormai matura e necessaria.

 

Apprezzamento per l’accelerazione del Governo è giunta dall’associazione Asati, che riunisce i piccoli azionisti di Telecom Italia e secondo cui “…la variazione di tali norme non sono un cambiamento in corsa ma rappresentano un doveroso adeguamento della legislazione in materia a quanto già effettivamente in vigore in larga parte dei Paesi Europei”.

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