Galileo: il satellite prende il treno. Presentato il terzo rapporto GSA

di Alessandra Talarico |

Europa


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Nel prossimo decennio, il 30% dei treni sarà dotato di sistemi di navizaione satellitare. Tra le aziende meglio posizionate per cogliere i vantaggi di questa evoluzione c’è l’italiana Ansaldo STS  che ha sviluppato, una soluzione che sfrutta i dati di più costellazioni satellitari.

 

 

L’Agenzia europea GSA – responsabile di garantire gli interessi pubblici in seno ai programmi di navigazione satellitare dell’Unione europea (Galileo ed EGNOS) – ha appena pubblicato il suo terzo rapporto sui trend futuri del mercato dei sistemi di navigazione satellitare. Un mercato “complesso e in rapido sviluppo che vanta già una base di oltre due miliardi di dispositivi installati”, si legge nel rapporto, che per la prima volta analizza anche l’impatto dei sistemi satellitari sul settore ferroviario.

Un settore molto articolato, che rappresenta in un certo senso una ‘sfida’ per i sistemi di navigazione via satellite (GNSS), per via degli elevati standard di sicurezza richiesti – comparabili a quelli del settore aereo – e della complessità ambientale, con la presenza di gallerie e stazioni coperte che rendono difficoltosa la copertura, ma la cui sicurezza potrebbe migliorare considerevolmente grazie proprio alle tecnologie satellitari.

 

Una rivoluzione di cui sarà protagonista il sistema di navigazione satellitare europeo Galileo, grazie al quale un treno potrà a breve determinare la propria posizione e comunicarla alle autorità di gestione dei trasporti e ai sistemi di cabina, rimuovendo la necessità dei costosi sistemi di segnalazione lungo la linea dei binari.

 

Attualmente, gli usi principali riguardano le informazioni ai passeggeri. Tuttavia, diverse altre applicazioni, quali l’asset management, stanno prendendo piede, con un numero di device venduti pari a circa 1000 unità nel 2012.

Un  trend destinato a crescere: nel prossimo decennio, l’uso dei sistemi satellitari nel settore ferroviario dovrebbe aumentare in maniera sostanziale. Entro il 2022, si prevede che il 30% dei treni sarà dotato di sistemi GNSS, che saranno via via utilizzati anche per funzioni legate alla sicurezza.

 

Tra le aziende meglio posizionate per cogliere i vantaggi di questa evoluzione c’è l’italiana Ansaldo STS  (Gruppo Finmeccanica) , che ha già portato i satelliti a bordo treno. Ansaldo STS ha sviluppato, tra le altre, una soluzione innovativa che sfrutta i dati di più costellazioni satellitari (GPS, GLONASS ed in prospettiva GALILEO) grazie al quale si raggiunge un alto livello di autonomia decisionale e anche di indipendenza dal solo GPS per soddisfare le norme di sicurezza che regolano la circolazione ferroviaria. La soluzione sviluppata dall’italiana Ansaldo STS è stata scelta dalle ferrovie australiane per la realizzazione di una linea ferroviaria di trasporto merci su lunga distanza completamente automatizzata e controllata via satellite, senza necessità di un guidatore.