Italian Digital Agenda Annual Forum: cosa è stato fatto e cosa resta da fare. Il 21 ottobre a Roma

di Raffaella Natale |

All’evento, promosso da Confindustria Digitale e Federazione delle imprese Ict, parteciperà il premier Letta per condividere i temi che saranno affrontati dal Consiglio europeo di fine ottobre.

Italia


Economia digitale

Come procede l’Agenda digitale italiana? L’argomento è stato rilanciato la scorsa settimana dal premier Enrico Letta nel suo discorso sulla fiducia (Leggi Articolo Key4biz), per ridare centralità a temi quali l’innovazione, le startup, senza tralasciare la questione dell’evasione delle grandi multinazionali che traghettano i loro profitti nei paradisi fiscali. Ancora una volta il presidente del Consiglio, come fece lo scorso aprile, ha parlato delle nuove tecnologie come di pilastri del piano di governo e dell’economia di rilancio dell’Italia (Leggi Articolo Key4biz).

 

Troppi i ritardi accumulati e, in vista del prossimo Consiglio europeo del 24-25 ottobre che verterà proprio su questi temi, l’Italia deve pensare a come dare un serio colpo d’accelerata per recuperare terreno (Leggi Articolo Key4biz).

Secondo un’analisi di Confindustria Digitale, considerando solo i 21 provvedimenti attuativi di maggior rilevanza previsti dal Decreto Crescita 2.0 (Leggi Articolo Key4biz), su oltre 40, sono solo 7 quelli già pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

In vista di questo importante appuntamento europeo, il 21 ottobre si terrà a Roma la seconda edizione dell’Italian Digital Agenda Annual Forum, promosso da Confindustria Digitale e Federazione delle imprese Ict.

 

Il Forum quest’anno vuole costituire l’occasione pubblica per condividere i temi che verranno affrontati dal Consiglio europeo di fine ottobre, dove il Governo italiano “punterà tutto sullo sviluppo dell’Agenda digitale, tema fondamentale proprio per la competitività dell’Italia ed il recupero dei tanti, troppi, divari Nord-Sud“, come ha anticipato Letta nel suo discorso sulla fiducia.

 

Introdotto dal Commissario del governo per l’attuazione dell’Agenda digitale, Francesco Caio, oltre alla relazione del Presidente di Confindustria Digitale, Stefano Parisi, il programma dei lavori prevede la discussione intorno a una serie di panel tematici, in cui si confronteranno alcuni responsabili istituzionali fra cui sono confermati Franco Bassanini, Presidente Cassa Depositi e Prestiti; Luigi Casero, Viceministro dell’Economia e delle Finanze; Antonio Catricalà, Viceministro dello Sviluppo economico, Gianpiero D’Alia, Ministro per la PA; Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute. Oltre a imprenditori e protagonisti del mondo economico e digitale italiano. 

 

Il panel di discussione sarà dedicato ad Agenda digitale e crescita. Su Reti e Infrastrutture interverranno Cesare Avenia, Presidente Assotelecomunicazioni-Asstel;  Cristiano Radaelli, Presidente Associazione Anitec; Franco Bassanini, Presidente Cdp; Antonio Catricalà, Viceministro dello Sviluppo economico.

 

Di Innovazione e Startup parleranno: Oscar Cicchetti, Consiglio Direttivo Confindustria Digitale; Carlo Purassanta, Consiglio Direttivo Confindustria Digitale; Anna Gervasoni, Direttore Generale AIFI; Massimiliano Magrini, Co-Fondatore e Managing Partner di United Ventures; Andrea Rangone, Politecnico di Milano. Modera Barbara Carfagna, Rai Tg1.

 

Si passerà quindi al confronto su come Internet cambia la PA. Parteciperanno Fabio Benasso, Consiglio Direttivo Confindustria Digitale; Giovanni Linzi, Consiglio Direttivo Confindustria Digitale; Luigi Casero, Viceministro dell’Economia e delle Finanze; Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute; Gianpiero D’Alia, Ministro per la PA e la Semplificazione.

Per poi affrontare la questione come Internet cambia l’Impresa con Alberto Tripi, Vicepresidente Assinform; Stefano Venturi, Consiglio Direttivo Confindustria Digitale; Laura Cioli, Amministratore Delegato CartaSi; Renzo Iorio, Presidente Federturismo. Modera Monica Maggioni, Rai News 24.

 

In programma quindi la Relazione di Stefano Parisi, Presidente Confindustria Digitale. Per poi lasciare le conclusioni al Presidente del Consiglio Enrico Letta.