Antitrust, Almunia: ‘Decisione vicina su Google’. Si allontana l’ipotesi patteggiamento?

di Raffaella Natale |

Negli USA la FTC ha patteggiato con Google, ma la situazione è molto diversa per l’Europa, dove nei 28 Paesi Ue l’azienda controlla il 90% del mercato della ricerca online.

Unione Europea


Imminente la decisione dell’Antitrust Ue su Google. Lo ha assicurato il Commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia,  facendo capire che molto presto sarà chiuso il dossier aperto nel 2010 in merito alle presunte pratiche anti-competitive dell’azienda di Mountain View sul mercato della ricerca online.

“La Federal Trade Commission – ha detto Almunia in un suo discorso a Washington – è pervenuta a un patteggiamento con la società lo scorso marzo e ora si è giunti a un punto cruciale delle discussioni“. Anche l’Europa ha finora ‘trattato’ con la web company, tuttavia ci sono elementi che farebbero supporre che la Ue seguirà una via diversa da quella della FTC. Intanto perché la fetta di mercato di Google nei 28 Paesi membri è di oltre il 90% nella ricerca online.

Ciò rassicura i competitor di Google che avevano pesantemente criticano la posizione della FTC, perché ‘troppo conciliante’? Resta tutto da vedere.

 

“Non dovremo aspettare ancora a lungo prima di vedere quale strada sarà intrapresa”, ha precisato Almunia.

 

La Commissione Ue ha recentemente ricevuto nuove proposte da parte della società californiana per chiudere l’inchiesta (Leggi Articolo Key4biz). Il caso potrebbe essere archiviato applicando l’articolo 9, che è legalmente vincolante ma non riconosce che siano state violate le norme antitrust europee, oppure evolversi in un vero e proprio procedimento legale per adozione di condotte anticoncorrenziali.

 

A luglio, il Commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia, aveva chiesto ulteriori concessioni al gruppo (Leggi Articolo Key4biz).

“Dopo un’analisi del test di mercato conclusa il 27 giugno – spiegava Almunia – abbiamo concluso che le proposte che Google ci ha presentato non sono abbastanza per superare le nostre preoccupazioni”.

Il Commissario aveva fatto sapere di aver “scritto una lettera a Eric Schmidt (presidente esecutivo di Google, ndr) chiedendogli di presentare proposte migliori”.

 

L’azienda di Mountain View aveva presentato i suoi ‘rimedi’ alla Commissione Ue ad aprile, sperando di mettere fine all’indagine che va avanti da tre anni (Leggi Articolo Key4biz). Bruxelles aveva analizzato le proposte e interpellato i concorrenti di Google che li avevano definiti dei ‘semplici palliativi’ per mettere fine alla guerra con l’Antitrust Ue, ma non tali da assicurare loro un’effettiva concorrenza (Leggi Articolo Key4biz).

 

Il 9 settembre il portavoce Ue Jonathan Todd ha dichiarato che “La Commissione ha ricevuto nuove proposte da Google nell’ambito dell’inchiesta antitrust e le sta analizzando”.

“Se la Commissione riterrà queste proposte soddisfacenti – ha aggiunto – nei prossimi mesi si potrebbe trovare la soluzione”.

 

Google ha mantenuto lo stretto riserbo sui dettagli delle soluzioni presentate a Bruxelles. Dall’azienda, Al Verney si è limitato a dire che le proposte “riguardano le quattro questioni su cui la Commissione aveva espresso la propria preoccupazione“, precisando che il gruppo continuerà a lavorare con gli uffici Ue per chiudere il dossier.

 

L’indagine europea per sospetto abuso di posizione dominante è stata aperta nel 2010, dopo che l’Antitrust ha ricevuto diverse denunce contro il motore di ricerca, tra cui quella del portale Ciao, rilevato da Microsoft nel 2008. Il gruppo di Redmond ha poi presentato una propria denuncia nel marzo del 2011 insieme ad altre web company.