Nokia: monta la protesta per la maxi-buonuscita a Stephen Elop. Ma l’ex Ceo sta divorziando e non vuole rinunciare ai 25 mln

di Alessandra Talarico |

Una vicenda che si sta trasformando in un vero melodramma sulla stampa finlandese e un nuovo boomerang per la già disastrata immagine di Nokia.

Finlandia


Stephen Elop

Monta la protesta in Finlandia per il congruo bonus da 25 milioni di dollari riservato all’ex Ceo Stephen Elop, che non corrisponderebbe affatto, come invece sostenuto dal presidente del board Risto Siilasmaa, a quanto percepito dai precedenti amministratori delegati dell’azienda. Secondo il quotidiano Helsingin Sanomat, la società finlandese, acquistata da Microsoft per 5,44 miliardi, starebbe quindi cercando di convincere Elop, ad accettare un bonus più contenuto. Elop, dopo la conclusione dell’accordo è tornato in Microsoft e sembrerebbe il candidato più accreditato per sostituire Steve Ballmer, pronto a lasciare il gigante dei software.

 

Ieri, Nokia è stata costretta ad ammettere che il contratto di Elop prevedeva un ‘premio’ – inserito, pare, all’ultimo minuto – da 25 milioni di dollari se il manager fosse riuscito a vendere la divisione cellulari.

Una clausola che si è rivelata un boomerang per la già disastrata immagine di Nokia, che ora vorrebbe contenere i danni convincendo Elop ad accettare un bonus più economico: richiesta che – sempre secondo il quotidiano finlandese – l’ex Ceo non sembrerebbe voler accettare perchè prossimo al divorzio.

Sarebbe la ormai prossima ex moglie, insomma, a non voler accettare una riduzione della buonuscita.

 

Una vicenda che si sta trasformando in un vero melodramma sulla stampa finlandese, che ha sempre trattato Nokia coi guanti bianchi. Proprio per questa riverenza verso l’ex stella dell’industria nazionale, pochi anni fa, forse, nessun giornalista avrebbe indagato sulla veridicità delle affermazioni di Siilasmaa.

Ma le cose sono cambiate e, spulciando tra i documenti depositati alla SEC, l’Helsingin Sanomat ha scoperto che il contratto di Elop era stato completamente modificato per includere il payout scattato con l’imminente vendita della divisione cellulari a Microsoft.