Rai, Tarantola: ‘Basta trash. Maggior rispetto della donna sulla Tv pubblica’

di Raffaella Natale |

Il presidente della Rai ha spiegato che nel pomeriggio di Rai1 ci sarà meno cronaca e gossip, per dar spazio alle eccellenze italiane e ai problemi legati a lavoro, salute, diritti civili e pari opportunità.

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Anna Maria Tarantola

Un servizio pubblico in cui il trash sia bandito e che promuova attraverso “l’educazione di genere” anche un maggiore rispetto per la donna. E’ l’obiettivo del presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, che in un’intervista al Messaggero dichiara: “Il Servizio Pubblico può e deve continuare a essere strumento per un cambiamento sociale positivo. Per questo abbiamo spronato i direttori di reti, canali e testate da un lato a usare un linguaggio non aggressivo, ma equilibrato, semplice, corretto e nello stesso tempo interessante, capace di raggiungere tutti i cittadini; e dall’altro a ‘inventare’ nuovi programmi di buon profilo culturale, capaci di emozionare e di divertire, di coinvolgere i giovani, di avviare l’indispensabile processo di educazione di genere”.

 

Tarantola torna a parlare, quindi, di un argomento importante, quello al centro dell’Appello Donne e Media, promosso da Gabriella Cims, che dal 2009 sta portando avanti una battaglia che ha raccolto migliaia di adesioni per una corretta rappresentazione delle donne nella Tv pubblica. Grazie all’impegno della rete di associazioni e rappresentanze professionali, che hanno aderito all’Appello Donne e Media, è stata possibile la prima riforma del Contratto di servizio pubblico televisivo con ben 13 clausole sul rispetto della dignità umana, culturale e professionale delle donne.

 

Le dichiarazioni del presidente Rai sembra che vadano proprio in questa direzione, accogliendo le proposte dell’Appello Donne e Media che proprio in vista della recente approvazione da parte del Cda Rai della bozza del Contratto di servizio (che adesso attende il parere della Vigilanza, ndr) aveva chiesto di non abbandonare i cambiamenti già introdotti (Leggi Articolo Key4biz).

 

Nell’intervista al Messaggero, la Tarantola parla anche dell’intrattenimento, definendolo un settore “delicato“.

“I nostri telespettatori – ha osservato – hanno potuto già constatare, per esempio, i cambiamenti nel pomeriggio di Rai1. Pur mantenendo il brand di riferimento, abbiamo rinnovato contenuti e lo stile dei conduttori facendo di quella programmazione una finestra aperta sull’Italia e sul mondo. Alcune fedelissime del pomeriggio Rai mi hanno scritto per lamentare il minor spazio dato ora alla cronaca e al gossip, ma sono certa che a primavera converranno con me che il racconto di storie vere, delle eccellenze italiane, di problemi legati al lavoro, alla salute, ai diritti civili, alle pari opportunità è sicuramente altrettanto se non più interessante e coinvolgente“.

 

La Tarantola ha inoltre assicurato che nei prossimi mesi “daremo più spazio al teatro” e ha comunque ricordato che “abbiamo uno degli ascolti più alti tra i servizi pubblici europei: circa il 40%“. Tra gli altri obiettivi c’è quello di “rilanciare le co-produzioni internazionali nel campo della fiction, dei cartoni animati, dei documentari in futuro sempre più col supporto dell’alta definizione”.

 

Il presidente Rai ha anche parlato di evasione del canone, sostenendo che tra le ipotesi al vaglio c’è anche quella di collegare, come in altri Paesi europei, il pagamento alla proprietà o all’affitto di un immobile. E quelli che possiedono più di un immobile, quante volte dovranno pagare il canone?