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‘Smart Drug’, quando il pusher è internet e i clienti solo dei ragazzini. Il Ministro della Salute lancia l’allarme

Italia


Un Piano di Azione Nazionale per fermare le ‘smart drug’, le sostanze ‘furbe’ che si nascondono dietro pasticche dall’apparenza spesso innocua, decine di formule chimiche che usano Internet per arrivare nelle tasche di consumatori ignari.

Il nuovo Piano di Azione Nazionale (NSP), realizzato dal Dipartimento delle Politiche Antidroga (DPA) in collaborazione con il Ministero della Salute, ha avuto il Patrocinio delle Nazioni Unite e di dieci società scientifiche, sarà presentato in maniera itinerante in 10 città italiane, a cominciare dalla prima tappa di domani 24 settembre con il primo corso di aggiornamento tecnico scientifico, che si svolgerà presso l’Università Cattolica di Roma e che proseguirà presso altrettanti centri collaborativi del Sistema Nazionale di Allerta Precoce.

 

Il programma è stato presentato oggi a Palazzo Chigi dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin assieme a Giovanni Serpelloni, capo dipartimento Politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei Ministri. Gli incontri riguarderanno gli operatori dei servizi per le tossicodipendenze, il personale di laboratorio, quello delle unità di emergenza-urgenza, fino al personale delle Forze dell’Ordine e a quello della magistratura. Scopo dell’iniziativa è quello di far conoscere e diffondere le nuove strategie nazionali per affrontare il fenomeno.

 

“Sarà una campagna incisiva – ha detto il ministro – che agisce su più livelli perché queste nuove droghe mutano in continuazione e perché i ragazzi, una volta arrivati al pronto soccorso si vergognano e non dichiarano cosa hanno realmente assunto”.

 

La scorsa settimana la Commissione Ue ha sollecitato i paesi membri a coordinare la lotta contro queste sostanze psicoattive. Il Dipartimento e il Ministero della Salute hanno recepito questa decisione e indicazione proveniente da Bruxelles, contro il fenomeno che sta assumendo delle dimensioni preoccupanti, proprio in considerazione delle sempre più frequenti segnalazioni di nuove sostanze.

 

Dal 2009 il Sistema Nazionale di Allerta Precoce per le droghe del Dipartimento per le Politiche Anti Droga ha scoperto circa 280 nuove sostanze di natura sintetica ma anche vegetali. Potenti, tossiche e pericolose, anche perché’ di facile reperibilità.

I loro nomi? Cannabis sintetica, khat, kratom, ketamina, salvia divinorum… si chiamano così le nuove droghe, o “droghe furbe” (smart drug). Sostanze, ha indicato Lorenzin, “che ben si nascondono e si camuffano e che invece devono essere immediatamente riconosciute dagli operatori sanitari per poter intervenire in tempo”.

“Ragazzi giovanissimi – ha detto il Ministro della Salute – hanno accesso a sostanze psicoattive, un elenco vastissimo di sostanze messe sul mercato e propinate ai ragazzi soprattutto attraverso la rete, luogo di incontro di tutti i ragazzi del mondo”.

 

Giovanni Serpelloni ha spiegato che “i venditori di queste nuove droghe si nascondono dietro siti internet dedicati ai prodotti da giardinaggio, ai ricambi d’auto o moto, ai rimedi per l’alito cattivo e persino all’acquisto di libri scolastici”.

“In Italia sono stati individuati 494 siti di questo genere, e il 93% è stato rimodulato o fatto rimuovere dalla Rete”, ha indicato il capo del Dipartimento antidroga. I consumatori hanno dai 15 ai 55 anni d’età.

“Da “droghe furbe” sono diventate “nascoste” – ha aggiunto il comandante dei Nas, Cosimo Piccinno -. E alcune aziende che le producono e le commercializzano sul web arrivano a incassare 500mila euro al mese”.

 

Il mercato delle ‘smart drug’ utilizza, infatti, principalmente il web per la pubblicizzazione delle offerte di Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), per la raccolta degli ordinativi e dei pagamenti mediante credito elettronico e approfitta dei normali corrieri postali per il loro invio a domicilio. Il nuovo mercato delle droghe sintetiche va di pari passo con quello dei farmaci contraffatti o di vendita illegale che ormai popolano la rete Internet con offerte altrettanto pericolose per la salute pubblica (Leggi Articolo Key4biz).

In Italia, nel 2010 il Sistema Nazionale di Allerta Precoce ha rilevato anche circa 70 casi di intossicazione acuta che hanno avuto bisogno di cure intensive presso i pronto soccorso, ma si tratta solo della punta dell’iceberg, in quanto la grande maggioranza dei casi non è neppure individuata.

Un fenomeno in crescita “che assume rilevanza di sanità pubblica affiancandosi con quello delle droghe tradizionali quali eroina, cocaina, cannabis, anfetamine“, ha osservato il Ministro. Rilevanti le problematiche psichiatriche correlate e i vari disturbi d’organo, soprattutto renali, cardiaci e respiratori, costantemente aggravati per il contemporaneo uso di alcol e altre droghe.

 

“Anche se è diminuito il numero di tossicomani negli ultimi 10-15 anni, non bisogna assolutamente abbassare la guardia – ha aggiunto la Lorenzin -. E iniziare con programmi di prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti fin dalle scuole elementari. I dati ci dicono che l’eroina e la cocaina sono state sostituite fra i giovani da nuove sostanze psicoattive: anfetamine, ecstasy e un elenco vastissimo di nuove sostanze propinate ai ragazzi anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione”.

 

“Al fine di assicurare una risposta efficace al diffondersi delle droghe sintetiche che creano danni per la salute pubblica e a quella dei nostri ragazzi – ha concluso Lorenzin –, realizziamo questo primo update sulle principali caratteristiche delle Nsp individuate, mettendo a punto una serie di indicazioni strategiche e di obiettivi“.

 

 

La lista di tutti i danni prodotti dalle droghe furbe (smart drugs):

 

– Cannabis sintetica (come la cosidetta Spice): panico e ansia, paranoia, difficoltà respiratorie, sudorazione, dolore toracico, allucinazioni e agitazione.

– Catinoni sintetici (ad esempio il Metilone e i Sali da bagno/Ivory Wave/Mefedrone/MCAT): agitazione e psicosi gravi, tachicardia, ipertensione, convulsioni. Provoca danni al Sistema Nervoso Centrale alle vie respiratorie superiori e bronchiali, al sistema cardiovascolare fino alla morte.

– Fenetilamine (ad esempio PMMA, 2C Series, D-Series): causa allucinazioni gravi e ischemie; convulsioni e insufficienza epatica e renale, ipertermia, decesso

– Piperazine (fra queste BZP, TFMPP, MBZP): convulsioni tossiche; acidosi respiratoria ipertermia rabdomiolisi; insufficienza renale, convulsioni e morte – Fenciclidina (PCP): provoca problemi neurologici, alterazione della coscienza (da lieve torpore fino al coma), disturbi psichiatrici e comportamenti violenti

– Triptamine: irrequietezza, agitazione e dolori gastro – intestinali, tensione muscolare.

 Khat: causa dal deficit dell’attenzione all’ euforia, aumento della temperatura, anoressia; tachicardia e aumento della pressione.

– Kratom: ha un effetto stimolante (a basse dosi), e un effetto sedativo-narcotico (ad alte dosi), fino alla morte.

– Ketamina: tachicardia, dolore addominale, vertigine; e poi danni alla vescica; ipertensione; edema polmonare; compromette lo stato di coscienza e del ricordi.

– Salvia Divinorum:  stati psicosi duraturi.

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