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Smartphone: Coolpad, Lenovo e Xiaomi, i tre vendor cinesi che danno filo da torcere ad Apple

Cina


La Cina è il maggiore mercato smartphone mondiale, con il 28% dei cellulari ‘intelligenti’ venduti nel secondo trimestre. Avere successo sul mercato cinese è quindi un trampolino di lancio importante per affermarsi a livello globale. Ne sanno qualcosa 3 produttori pressoché sconosciuti sui mercati occidentali come Coolpad, Lenovo e Xiaomi che pure, in Cina, sono riusciti nell’impresa di battere Apple.

Anche se Samsung resta il marchio preferito dai cinesi, con una quota di mercato del 17%, i tre vendor locali hanno tutti venduto più del gruppo californiano: Lenovo si piazza al secondo posto con il 13%, Coolpad al terzo col 10% e Xiaomi al quarto con il 6,5%. La market share di Apple nel principale mercato mobile mondiale è scesa invece dal 9% al 5% (dati Canalys).

 

“Anche se i tre produttori vendono solo sul mercato cinese, la grandezza di questo mercato è tale da permettere loro di raggiungere volumi di spedizioni tanto importanti da rientrare nella top 12 mondiale”, ha spiegato l’analista Michael Morgan. Non è difficile immaginare, aggiunge, che i tre vendor si affermeranno anche sulla scena mondiale nei prossimi due anni.

Al momento, la loro quota di spedizioni a livello globale è complessivamente dell’11,1%.

 

Apple, dal canto suo, ha pagato a caro prezzo il suo ritardo nel segmento degli smartphone low cost. Eppure, come ha affermato qualche tempo fa il Ceo Tim Cook, la Cina è il secondo mercato più redditizio, dopo gli Usa, per la società, che conta nel Paese 11 punti vendita tra Pechino, Shanghai, Shenzhen, Chengdu e Hong Kong.

La speranza è recuperare terreno con l’iPhone 5C – anche se il prezzo del dispositivo è ritenuto ancora troppo alto per le tasche del cinese medio e magari con un accordo col maggiore operatore cinese, China Mobile, che con i suoi 740 milioni di utenti è il primo operatore mobile mondiale. 

Al momento, il gruppo californiano ha ottenuto dal Telecom Equipment Certification Center le licenze per abilitare dispositivi simili agli iPhone alle reti 3G e 4G dell’operatore e il via libera anche con China Unicom e China Telecom.

“La Cina si è dimostrata un banco di prova eccellente per i modelli di business dei produttori locali e nel tempo sarà interessante verificare se il vantaggio maturato sul loro mercato nazionale potrà essere sfruttato anche all’estero”, ha osservato l’analista Abi Jeff Orr.

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