Scorporo rete, Preto (Agcom): ‘I pre-requisiti ci sono. A settembre via all’analisi di mercato sull’accesso’

di Alessandra Talarico |

Preto ha difeso il taglio dei canoni ULL: 'la proposta di scorporo è un grande progetto per l'Italia con grande rilevanza di lungo periodo e non si può legarlo al prezzo di unblunding. Franco Bernabè è una persona troppo seria per pensarlo'.

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Antonio Preto

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni si esprimerà domani sulla validità del progetto di scorporo sulla base dei pre-requisiti fissati dalle autorità europee, e nel caso di un giudizio positivo, darà il via alla fase successiva dell’analisi di mercato.

Intervenendo al convegno su ‘Il futuro della rete. La grande sfida delle telecomunicazioni’ organizzato dalla Fondazione Italia Protagonista, il Commissario Agcom Antonio Preto ha anticipato che a suo giudizio vi siano i necessari requisiti di “affidabilità e serietà” del progetto di scorporo, sottolineando che a “settembre potremo avviare l’analisi di mercato coordinata sull’accesso”.

Analisi che auspicabilmente si potrà concludere “entro fine anno”.

Preto ha quindi affermato di considerare “un buon auspicio” quanto affermato dal commissario Maurizio Dècina sulla conclusione dell’analisi dell’Agcom sullo scorporo della rete entro fine anno, perchè “stiamo lavorando intensamente sul dossier”.

 

Intervenendo in merito alle recenti polemiche seguite alla decisione dell’Agcom di tagliare i canoni per l’accesso alla rete di Telecom Italia, Preto ha quindi sottolineato che il prezzo fissato dall’Autorità per l’ULL riflette le indicazioni europee e del criterio di orientamento al costo e ha spiegato che per poter alleggerire le regole in capo all’operatore storico è necessario garantire l’Equivalence of Input (EoI).

“Io credo – ha detto Preto – che la nostra decisione sia stata assolutamente fondata e rispetta le regole vigenti e i dati che abbiamo raccolto. Noi siamo sereni e abbiamo preso una decisione che ricade sia nell’ambito della forchetta di prezzo messa in consultazione sia nella forchetta prevista dal commissario Kroes nella bozza di raccomandazione. Il prezzo di unbundling 2013 è sostanzialmente adeguato e molto molto ben fondato. Ora – ha sottolineato – occorre guardare avanti”.

“Molti – ha aggiunto – si sono concentrati a legare il prezzo di unbundling al progetto di scorporo, io penso non sia corretto e anzi sia offensivo” dal momento che la “proposta di scorporo di Telecom è un grande progetto per l’Italia con grande rilevanza di lungo periodo e non si può legarlo al prezzo di unblunding. Franco Bernabè – ha concluso – è una persona troppo seria per pensarlo”.

 

Intervenendo sempre al convegno della Fondazione Italia Protagonista, il viceministro dello Sviluppo economico, Antonio Catricalà, ha affermato che lo scorporo “è un’operazione da fare e Telecom Italia deve poter avere norme certe e tariffe stabili”.

Lo scorporo della rete, ha aggiunto Catricalà, “va fatto, è un atto di civiltà economica”, ma “non è scontato. Deve essere un fatto spontaneo di Telecom che deve avere certezza normativa e stabilità tariffaria”.