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Mercato unico: Richard (Orange): ‘Non vedo misure per promuovere gli investimenti’

Unione Europea


“Da 20 anni, Bruxelles non si occupa che di una sola e unica cosa: l’antitrust – ma non si rende conto che il mondo è cambiato, che non siamo più da molto tempo i vecchi monopolisti e che siamo immersi in un mondo ultracompetitivo”. Così il patron di Orange Stéphane Richard ha espresso il suo dissenso verso le politiche europee inerenti il settore delle telecomunicazioni, sottolineando, tra l’altro, che “questa ideologia ha causato un sacco di danni“.

Un settore nel mirino, dunque? Il clima, già molto teso, è stato ulteriormente esacerbato dalle recenti perquisizioni disposte dalla Commissione nelle sedi di Orange, Deutsche Telekom e Telefonica: “Non hanno trovato niente. Come ha detto René Oberman di Deutsche Telekom, hanno sbagliato indirizzo”.

“Difficile non vedere una forma di accanimento, ma noi non siamo contro la concorrenza: la viviamo ogni giorno!”, ha affermato in un’intervista su Le Figaro.

 

Quanto al mercato unico delle tlc, per Richard si tratta di una buona iniziativa ma al momento “rimane una prospettiva molto lontana“, mentre è secco il giudizio riguardo il nuovo taglio ai prezzi del roaming: “Orange perderà 300 milioni di euro di margini e, come contropartita, non vedo alcuna misura per stimolare gli investimenti”, ha aggiunto.

 

 

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