Vodafone, Colao assicura: ‘Il gruppo è future proof’. La crisi pesa ma in Italia volano le offerte a pacchetto

di Alessandra Talarico |

Il successo delle offerte a pacchetto e la diffusione degli smartphone e tablet su rete Vodafone (+21%) - che hanno raggiunto i 9 milioni - hanno sostenuto la crescita dei volumi totali di traffico voce (+11,2%) e la performance dei ricavi dati.

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Il gruppo Vodafone ha chiuso a livello mondiale il primo trimestre con ricavi, incluse le joint venture, di 11,1 miliardi di sterline (circa 12,8 miliardi di euro) e ricavi da servizi a 10,15 miliardi di sterline (circa 11,8 miliardi di euro), in calo del 3,5% in termini organici.

I risultati ottenuti confermano tuttavia come in un contesto macroeconomico ancora difficile – in particolare nel Sud Europa – e caratterizzato da una crescente pressione regolamentare e competitiva, il gruppo sia stato comunque in grado di “gettare solide basi per il più lungo termine”, ha sottolineato l’amministratore delegato Vittorio Colao.

Nonostante la molteplicità di fattori penalizzanti per i ricavi “abbiamo avuto un buon inizio nelle nostre aree di focus strategico”, ha precisato ancora Colao, che ha evidenziato, in particolare, l’accelerazione della crescita nei mercati emergenti e la valenza di operazioni strategiche quali l’acquisizione di Kabel Deutschland che “…creerà un’eccellente piattaforma per la nostra strategia di comunicazione unificata nel nostro più importante mercato”.

 

La crisi e la forte concorrenza, uniti all’impatto determinato dal taglio delle tariffe di terminazione, si fanno sentire anche in Italia, dove i ricavi da servizi pari si sono attestati a 1.558 milioni di euro, registrando un calo organico del 9,9% (-17,6% includendo l’impatto delle terminazioni).

Crescono invece in modo significativo i ricavi da pacchetti integrati (+81,5%), grazie ad azioni commerciali come l’offerta Relax, che ha raggiunto quasi il 50% dei Clienti Consumer Abbonamento. Il successo delle offerte a pacchetto e la crescente diffusione degli smartphone e tablet su rete Vodafone (+21%) – che hanno raggiunto i 9 milioni – hanno sostenuto la crescita dei volumi totali di traffico voce (+11,2%) e la performance dei ricavi dati, che si sono attestati a 273 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi da servizi mobili che raggiunge il 20%, in crescita di 4 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. I ricavi da rete fissa si attestano invece a quota 213 milioni di euro.

 

Il numero di clienti mobili si è attestato a quota 22 milioni, mentre quelli di rete fissa ha raggiunto 2.475.000, di cui 1.708.000 Clienti ADSL.

 

A livello mondiale, da segnalare la crescita del 13,8% sul mercato indiano, il +5,9% nell’area AMAP (Africa, Medio Oriente e Asia Pacifico) e il +7,2% nei ricavi da servizi registrato sul mercato Usa da Verizon Wireless, che quest’anno distribuirà a Vodafone un dividendo di 3,2 miliardi di dollari. Risultati che evidenziano ancor più lo stallo dell’Europa, non solo quella meridionale, dove i ricavi si sono contratti del 14,4%, ma anche quella settentrionale e centrale dove si è registrato un calo del 3%.

 

Il gruppo ha però confermato le previsioni per l’intero esercizio fiscale e ha sottolineato di puntare al completamento  dell’acquisizione di Kabel Deutschland entro la fine dell’anno, nell’ambito della strategia volta ad ampliare la propria offerta di servizi oltre la telefonia mobile. L’accordo permetterà a Vodafone di fornire servizi Internet a banda larga ad alta velocità e di risparmiare sui canoni per l’utilizzo della rete di Deutsche Telekom.

 

La trimestrale ha registrato infine il consenso degli investitori che sembrano apprezzare, al di là dei risultati, le strategie messe in campo dall’azienda per assicurarsi un portfolio servizi ‘future proof’: il titolo nel primo pomeriggio segnava un rialzo vicino all’1% a fronte di un andamento negati (-0,34%) dell’indice Ftse 100.