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‘Societing Reloaded’: strumenti metodi e possibilità dell’innovazione sociale alla Summer School dell’Accademia Mediterranea di Societing

Italia


L’innovazione in campo sociale dovrebbe essere una priorità, soprattutto in un momento in cui il sistema economico mondiale è in stallo.

Ma succede che, a differenza di altri settori – come la medicina, la scienza e il business – in cui idee, mezzi e approcci sono largamente accettati e condivisi, in campo sociale molti degli individui che cercano di apportare qualche innovazione, sono a conoscenza solo di una minima parte dei metodi che potrebbero applicare.

Per colmare questo gap e mettere in ‘rete’ le molte idee, le proposte concrete e le persone disposte a impegnarsi per un cambiamento concreto, l’Accademia Mediterranea di Societing ha organizzato la Summer School ‘Societing Reloaded‘ (Salerno, 24-30 agosto 2013) per fare chiarezza su cosa sia realmente l’innovazione sociale e su quali siano gli strumenti, i metodi e le possibilità dell’innovatore sociale concretamente calate in un contesto italiano e mediterraneo.

 

Le proposte concrete (nuovi sviluppi tecnologici come l’open manufacturing, l’open biotech e le energie alternative in rapidissimo sviluppo), infatti, non mancano, né c’è carenza di persone – soprattutto giovani – disposte a impegnarsi nel sociale anche a costo di rinunciare a uno standard economico elevato: né è prova il numero in costante aumento di persone che abbandonando i centri urbani per stabilirsi in zone che in passato venivano definite periferiche per dedicarsi a lavori legati all’artigianato ed all’agricoltura, non scegliendo di tornare a lavori manuali con spirito nostalgico ma proiettati in una dimensione ‘glocal’ sfruttando tutte le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie (social networking, e-commerce, stampa 3D, mercati locali, GAS, e così via).

Un controesodo che potrebbe rappresentare un modello italiano e mediterraneo per uscire dal fallimento del presente e in cui lo sviluppo sostenibile del comparto manifatturiero ed agro-alimentare può diventare il volano per risanare l’ecosistema economico del nostro paese.

 

Quello che manca per realizzare questo obiettivo, spiegano gli organizzatori della Summer School, “è un nuovo modello organizzativo: una nuova filosofia d’impresa capace di capitalizzare le risorse e dar loro una nuova direzione”.

Questa nuova filosofia è il societing, che costituisce un nuovo modo di fare impresa e una nuova concezione del valore che siano adatti a una nuova situazione produttiva e alle nuove sfide che ci aspettano.

 

In questo senso il societing deve “ricaricarsi di nuovi significati e indagare nel presente le basi concrete per uscire da una crisi che non ha futuro”.

 

La Summer School di quest’anno, organizzata presso una bellissima residenza rurale, sarà pertanto interamente focalizzata sulla ‘social innovation’ al fine di poter indagare limiti e possibilità di un modello volto a valorizzare la dimensione tribale delle comunità soprattutto in un’epoca dove pare emergente l’istanza del dowshifitng, letteralmente ‘scalare di marcia’: ossia la tendenza ad assumere volontariamente mansioni meno prestigiose ma che consentono di prendersi cura di se stesso, della famiglia, degli hobby, insomma, di vivere con meno soldi ma con una qualità della vita migliore, senza sentirsi degli ‘sfigati’.

 

Il programma della Summer School verterà su differenti tematiche strettamente connesse proprio alla social innovation ed al downshifting, e sarà condotto in modalità open in cui docenti e studenti avranno la possibilità di confrontarsi su argomenti quali: social innovation e ethical economy; social enterprise and reputation economy; strumenti creativi per imprese sociali; sostenibilità ed ecobusiness; business model canvas; life cycle ecocanvas; crowdfunding e inducement prizes: i venture capital delle social innovations; miti da sfatare su startup e venture capital.

 

Il programma completo della Summer School

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