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Scorporo, Bernabè: ‘Telecom Italia non vuole sconti’. Per Cardani, l’operazione è ‘coraggiosa e innovativa’

Italia


“Non vogliamo sconti, ma vogliamo quello che l’analisi di mercato dimostra e l’Europa prevede in casi di questo genere”. Così, il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, è tornato a parlare dello spin-off della rete di accesso, a margine della presentazione della Relazione annuale dell’Autorità di garanzia nelle comunicazioni questa mattina alla Camera.

Bernabè ha ribadito che l’operazione che la società sta portando avanti rappresenta “passo importante” che richiederà “un dividendo regolatorio adeguato alla decisione” e si è detto fiducioso che “il percorso iniziato porti a una positiva evoluzione del processo nell’interesse del Paese, degli investitori e della concorrenza. Il processo consentirà un rilancio forte del settore delle Tlc in Italia”.

 

Il presidente Agcom, Angelo Cardani, dal canto suo, ha sottolineato che “l’operazione delineata da Telecom è coraggiosa ed innovativa e può rappresentare una soluzione permanente alla contrapposizione incumbent/entranti tipica delle industrie di rete: tanto più lo scorporo sarà ampio (con il perimetro degli asset ceduti comprendente anche elementi attivi di rete) e profondo (verso una separazione effettiva del controllo), tanto più il dividendo regolamentare potrà essere significativo”.

“Situazioni intermedie – ha aggiunto – implicheranno inevitabilmente valutazioni graduali”.

 

Cardani ha quindi ribadito che l’Agcom ha già avviato “un’interlocuzione tecnica con le strutture di Telecom Italia a seguito della prima informativa ricevuta dall’operatore a fine maggio”.

Si tratta, ha spiegato nel corso della presentazione della relazione sulle attività annuali dell’Autorità, “…di un’attività funzionale a condurre quella valutazione preliminare che le linee guida BEREC suggeriscono nei casi in cui ci si trovi di fronte ad una separazione societaria (o proprietaria), così da assicurare che la proposta possa produrre vantaggi per la concorrenza e i consumatori”.

 

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