ICT e salute, Premio Ue ai servizi per la terza età. Riconoscimento anche a 5 regioni italiane

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Sono Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Friuli e Piemonte.

Unione Europea


Servizi per terza età

Trentadue città e regioni in tutta l’Europa sono state premiate per le loro nuove iniziative a favore della terza età. I vincitori, tra i quali l’Italia, che si sono distinti per le soluzioni innovative attuate, in ambito tecnologico, sociale e organizzativo, per incrementare l’efficienza del sistema sanitario e dell’assistenza sociale, hanno ricevuto il premio dal Commissario Ue per la Digital Agenda, Neelie Kroes.

 

I progetti vincenti provengono da Repubblica ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia. Tredici strutture di riferimento hanno ottenuto tre stelle, 12 due stelle e 7 una stella (consultare l’allegato e il catalogo per le informazioni complete).

 

Per quanto riguarda l’Italia, la Ue ha premiato i progetti di cinque regioni per l’applicazione delle tecnologie innovative a favore della terza età: Campania, Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.

Per la Liguria sono stati premiati, i programmi ‘Memory Training (MT) e ‘Attività’ fisica adeguata (APA). La Campania ha visto riconosciuti i progetti “Campania nel Cuore”, e quello sulle ‘Cartelle cliniche elettroniche’. Il premio all’Emilia Romagna è andato ai progetti ‘Profiter’, ‘Sole’ per la salute online, per ‘Cartelle sanitarie elettroniche’ e l’iniziativa ‘Aria’ per i pazienti che soffrono di distrofia muscolare. Il riconoscimento al Friuli Venezia Giulia è legato ai servizi fornite alle persone non vedenti e ipovedenti in materia di istruzione, riabilitazione, integrazione sociale e del lavoro, recupero e sviluppo delle competenze. Il Piemonte è stato premiato per un programma di apprendimento avanzato per infermieri.

 

 

Neelie Kroes ha dichiarato: “Tutti desiderano restare indipendenti in vecchiaia e a tutti in Europa deve essere data questa opportunità alle stesse condizioni. Premiando le migliori idee contribuiamo a diffonderle e a far sì che gli anziani abbiano questa possibilità.”

 

Il commissario Ue per la Sanità, Tonio Borg, ha commentato: “Sono lieto che coloro che sono riusciti a dare vita a queste 32 strutture siano venuti a Bruxelles per condividere le loro idee e punti di vista. E’ importante che tali esempi di come l’innovazione venga già utilizzata per aiutare i nostri cittadini della terza età a vivere in maniera sana e attiva servano da fonte di ispirazione per tutti noi. La diffusione su ampia scala di tali soluzioni è il prossimo passo”.

 

Il Partenariato europeo per l’innovazione nell’ambito dell’invecchiamento attivo e in buona salute prevede sei categorie di iniziative innovative: cure mediche ad hoc, prevenzione di cadute, fragilità e denutrizione, assistenza integrata, vita indipendente e ambienti adatti alle esigenze dell’età. Tra gli esempi di buone pratiche vi sono:

 

*L’Andalusia, in Spagna, che ha integrato nel proprio sistema elettronico informazioni sanitarie su tutti i suoi 8,5 milioni di abitanti, ha ottimizzato il coordinamento degli operatori sanitari e sociali e migliorato l’assistenza sociale per i circa 1,3 milioni di cittadini di età superiore ai 65 anni;

*La Scozia che ha elaborato un sistema di previsione dei rischi per cure preventive al fine di far sì che entro il 2020 tutti possano vivere più a lungo, in buona salute, nella propria casa o in una struttura residenziale. Il progetto ha ridotto i ricoveri ospedalieri o ne ha diminuito la durata e ha comportato un risparmio di 190 sterline per paziente;

*La regione Paesi Baschi, in Spagna, che sta utilizzando 14 progetti ICT per attuare la propria strategia per le malattie croniche. Finora, vi è stata una riduzione del 38% dei ricoveri ospedalieri per casi molto gravi e un calo del 26% delle visite al pronto soccorso;

*L’Università di Coimbra, in Portogallo, che sovvenziona un ecosistema olistico di operatori del settore per l’attuazione di buone pratiche. Gli specialisti hanno riscontrato risultati positivi, per quanto riguarda l’invecchiamento cognitivo, la demenza e il deterioramento della vista, in 1350 pazienti all’anno e sono stati creati oltre 100 posti di lavoro.

 

Nel dicembre 2011 la Commissione ha promosso il primo Partenariato europeo per l’innovazione nell’ambito dell’invecchiamento attivo e in buona salute con l’obiettivo principale di aumentare il numero di anni di vita in buona salute entro il 2010. Il Partenariato opera attraverso tre strategie: Gruppi di azione, strutture di riferimento e un mercato digitale per le idee innovative.

Le strutture di riferimento sono coalizioni di regioni, città, ospedali integrati o organizzazioni sanitarie che si pongono l’obiettivo di fornire esempi concreti di servizi innovativi dal provato valore aggiunto per i cittadini e i sistemi sanitari nelle regioni dell’UE. Alcune di esse hanno contribuito alla crescita e alla creazione di posti di lavoro nei loro settori, molte hanno esteso le loro migliori pratiche dal livello locale a quello regionale o nazionale.

 

Il mercato digitale per le idee innovative è stato creato per far partecipare un numero più ampio di operatori del settore al processo di innovazione del Partenariato europeo per l’innovazione nell’ambito dell’invecchiamento attivo e in buona salute, per aiutare a diffondere e condividere risultati, idee e iniziative e agevolare la cooperazione all’interno e tra i Gruppi di azione. Sono state create connessioni internazionali con l’iniziativa “Silver economy” dell’OCSE e con l’OMS (cooperazione in diversi settori connessi con l’invecchiamento e, specificamente, nell’ambito del gruppo d’azione per ambienti e città adatti agli anziani). (R.N.)