Prezzo dell’unbundling. Scontro AgCom-UE?

di di Raffaele Barberio |

Italia


Neelie Kroes

Il settore italiano della telefonia fissa guarda con attenzione alle decisioni che l’AgCom prenderà a breve sul costo dell’unbundling“. E’ il messaggio forte delle agenzie del pomeriggio.

Il Consiglio dell’Authority potrebbe infatti chiudere il dossier nella prossima riunione prevista per giovedì 11 luglio a Napoli, anche se è possibile uno slittamento, dal momento che altre riunioni del Consiglio sono già fissate per il 18 e per il 25 luglio prossimi.

 

Il nodo è, come è noto, quello del costo dell’ultimo miglio della rete di telefonia fissa agli operatori alternativi (OLO), i quali ritengono a loro volta eccessivo l’attuale canone corrisposto a Telecom Italia. Attualmente il costo dell’unbundling è di 9,28 euro, ma gli OLO nel corso della consultazione promossa da Agcom hanno chiesto un ulteriore taglio di 1 euro, pari a circa un 10% in meno.

 

Il nocciolo del problema è che la richiesta di abbassamento del costo dell’unbundling promossa dagli OLO va nella direzione opposta rispetto alla linea europea, contraria a ulteriori abbassamenti dei costi del rame al fine di incentivare gli investimenti nel settore. Il che potrebbe portare a un inevitabile conflitto tra Commissione UE e AgCom. In occasione dell’anticipazione del luglio dello scorso anno sulla Raccomandazione, era infatti emersa nettamente la linea della Commissaria Neelie Kroes orientata a stabilizzare i prezzi del rame, legandoli anche al tasso d’inflazione.

 

La Commissione Europea è, in sostanza, chiaramente contraria ad abbassare ulteriormente in Europa i prezzi del rame. D’altra parte lo studio di Charles Rivers Associates, commissionato dalla stessa Commissione europea, aveva dimostrato che abbassare il prezzo del rame potrebbe avere un impatto negativo sugli investimenti nella fibra.

 

Sulla base di tali considerazioni, emerge il rischio di un possibile conflitto UE-AgCom, che potrebbe generare prevedibili tensioni.

La Commissione Europea potrebbe infatti non gradire che i regolatori nazionali prendano decisioni su queste tematiche a pochi mesi dalla pubblicazione della Raccomandazione sul costo delle reti in rame, prevista per il prossimo settembre.

La decisione di AgCom sarà pertanto particolarmente importante, perché rappresenterà, nei fatti, il primo test per verificare la difesa o meno della posizione della Commissione Europea su questo tema.