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Datagate: caccia a Snowden nei cieli europei. La Bolivia furiosa, ‘Messa in pericolo la vita del presidente Morales’

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Si allargano le tensioni internazionali sulla fuga della talpa del Datagate Edward Snowden, dopo che Francia e Portogallo hanno negato il permesso di sorvolo all’aereo del presidente boliviano Evo Morales proveniente da Mosca e costretto ad atterrare a Vienna dopo indiscrezioni sulla presunta presenza a bordo dell’ex consulente della Cia. Secondo il governo boliviano, anche l’Italia e la Spagna avrebbero negato il permesso di sorvolo, mentre le autorità austriache, dopo aver perquisito l’aeromobile, hanno confermato che su quel volo Snowden, in effetti, non c’era: “Tutti i passaporti sono stati controllati e contrariamente alle indiscrezioni, Edward Snowden non è a bordo”, ha affermato un portavoce del ministero dell’Interno austriaco, Karl-Heinz Grundboeck.

Il permesso di sorvolo è infine arrivato dalla Spagna, ma la polemica non si placa: il diniego del permesso di volo ha fatto infuriare il presidente boliviano Morales. Il ministro degli esteri boliviano David Choquehuanca ha affermato in conferenza stampa che il rifiuto di Francia e Portogallo ha messo “a rischio la vita del presidente”, mentre per l’ambasciatore boliviano a Roma Antolin Ayaviri Gomez si è trattato di una palese violazione della Convenzione di Vienna.

Il ministro della Difesa Ruben Saavedra, anch’egli a bordo dell’aereo presidenziale, ha precisato quindi che la notizia secondo cui Snowden si trovava a bordo “…è una bugia degli Stati Uniti di cui alcuni governi europei, in particolare Francia e Portogallo, si sono avvalsi”, mettendo così in pericolo la vita del presidente Morales.

Il vice presidente boliviano, Alvaro Garcia ha accusato anche Spagna e Italia di aver ceduto alle pressioni degli Usa, affermato che Morales è stato “sequestrato dagli imperialisti” europei.

 

Reazioni indignate arrivano da tutto il Sud America: anche il presidente argentino Cristina Kirchner è intervenuto sulla questione e su Twitter ha definito l’episodio ‘umiliante’, sottolineando che  un capo di stato e il suo aereo godono dell’immunità, che in questo caso è stata palesemente ignorata, costringendo Morales a restare 10 ore a bordo del velivolo.

I governi di Venezuela ed Ecuador hanno chiesto una riunione urgente dell’Unasur – l’Unione delle Nazioni Sudamericane – per discutere la questione.

 

Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro, difende a spada tratta Edward Snowden: “Non ha ucciso nessuno né ha messo una bomba…ha solo svelato una grande verità e per questo merita protezione sulla base delle leggi internazionali e umanitarie”.

 

Lon Snowden, padre di Edward, intanto, ha pubblicato una lettera aperta in cui paragona il figlio a un moderno Paul Revere, l’eroe popolare della rivoluzione americana “per l’appello agli americani a far fronte al pericolo crescente della tirannia e di uno Stato senza alternativa al potere”.

 

 

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