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Digital Democracy Leaders, 18 giugno a Bruxelles Tavola Rotonda su Cittadinanza Digitale

Europa


Terzo appuntamento per Digital Democracy Leaders, che dopo Roma e Genova, approda a Bruxelles (Parlamento Europeo – room ASP3H1) martedì 18 giugno.

Nel pomeriggio, ore 16,30, è fissata la Tavola Rotonda su Digital Citizenship, organizzata da Prima Persona, Fondazione Magna Carta, Youth Intergroup, in collaborazione con Microsoft, Itg, EU40 ed Ego. L’evento sarà moderato da Raffaele Barberio, direttore di Key4biz, e vedrà protagonisti giovani impegnati in politica, rappresentanti del mondo dell’associazionismo, i parlamentari europei tra cui quelli aderenti allo Youth Intergroup e di Eu40 e in generale giovani esperti e studiosi di comunicazione digitale e innovazione.

 

Il ciclo di incontri (Roma-Genova-Bruxelles) Digital Democracy Leaders nasce con l’obiettivo di realizzare un dibattito su tematiche legate al mondo dell’ICT e della società digitale che, come spiegano gli organizzatori, vengono spesso usati per mera propaganda, generando false aspettative oltre a una superficiale informazione.

Da qui l’idea di questo ciclo di incontri per favorire la nascita di un dibattito sulla reale portata  della tecnologia che,  se correttamente governata, potrà rafforzare lo sviluppo di una piccola comunità come di un intero continente.

 

La Tavola Rotonda del 18 giugno a Bruxelles sarà un’altra nuova occasione per mettere in rete idee, esperienze e progetti di lavoro sulla Digital Democracy, sull’utilizzo dei new media, sull’impatto che le innovazioni del mondo ICT hanno sulla vita di ciascuno, sulla partecipazione pubblica, sulla condivisione di informazioni e decisioni.

 

Uno degli obiettivi dell’incontro è proprio nella condivisione. Sarà l’opportunità, spiegano gli organizzatori, della costruzione di rete, di un networking qualificato che metterà insieme politica e imprese innovative, legislatori e magazines online, no profit ed esperti con varie competenze.

 

“La consapevolezza di Digital Democracy Leaders – riferiscono gli organizzatori – è che la ricchezza dell’oggi è nella costruzione di reti e noi vogliamo essere costruttori di questa ricchezza, di una comunità qualificata di young leaders che interagiscano tra loro e che siano così a loro volta costruttori di reti e aggregatori di processi. Vorremmo permetterci così di andare anche oltre questo singolo appuntamento”.

 

La discussione della Tavola Rotonda sarà libera, senza interventi programmati, cercando di sviluppare una discussione il più possibile orizzontale: “Ci muoveremo tra politiche e competenze, incrociando il percorso di ciascuno e, ovviamente, la dimensione europea“.

 

Gli spunti utili per la discussione sono diversi.

Partecipazione e consapevolezza: come si incrociano impegno pubblico e strumenti che favoriscono l’impegno pubblico, l’interscambio tra decisori e cittadini, la possibilità di chieder conto in tempo reale ed in maniera puntuale alla politica o agli amministratori di quel che viene deciso e la possibilità per la politica e per gli amministratori di confrontarsi con i cittadini e condividere decisioni. Oggi il cambiamento reale, possibile, nella genesi di una proposta pubblica è nella condivisione che genera quella proposta.

 

Formazione: come formare generazioni consapevoli e attente. Dare la possibilità di esprimere tutto il potenziale delle proprie idee e della propria voglia di cambiare il mondo con piena consapevolezza degli strumenti a disposizione, dei rischi, della forza. Ma anche formazione ad una idea di comunità. Identità singole e complesse che sappiano aggregarsi con successo intorno ad idee e progetti di interesse comune generando un cambiamento. Ma anche la necessità di avere dei riferimenti capaci di Digital Democracy. Legislatori, imprenditori, realtà associative: senza una conoscenza di base, coloro che devono essere veicoli del cambiamento non riusciranno ad esserlo. Non parliamo solo di technicalities, ma di approccio, di consapevolezza.

 

Nuova imprenditoria: a partire dall’Enterpreneurship Action Plan 2020 si discute di come veder nascere piccole e medie imprese passando da formazione e training, della necessità di creare contesti creativi e favorevoli ad incentivare imprese innovative e coltivare idee, di come immaginare supporto e stimoli per l’attività imprenditoriale anche lì dove le politiche tradizionali di sostegno all’impresa fanno fatica.

Interscambio, efficienza, monitoraggio, cittadinanza: come si generano processi di accountability continua, di costruzione di piattaforme e di scambio di idee, come si migliora il funzionamento della cosa pubblica o dell’impresa privata, come si rende più fruibile un’informazione. E come si può avere il polso di tutto questo, anzi di come lo scambio di informazioni possa diventare strumento di efficientamento e accountability. Si vogliono intendere le prospettive di un vero monitoraggio sociale, la possibilità di valutare l’andamento dei servizi e dei progetti a livello locale o nazionale attraverso strumenti di Digital Democracy.

 

La possibilità di trovare Digital Democracy Leaders, commentano ancora gli organizzatori dell’evento, è la possibilità di innovare la società. L’idea di coinvolgere nella Tavola Rotonda alcuni young leaders è l’idea di scommettere su alcune competenze ed esperienze come generatori di futuro prossimo.

“La nostra discussione – concludono – non deve rimanere ovviamente chiusa tra le mura della sala del Parlamento Europeo. L’obiettivo, fin dall’inizio, è stato quello di alimentare un dibattito e creare un network che vada oltre la singola occasione di incontro”.

 

L’evento può essere seguito su Twitter con l’hashtag #dleaders

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