Pubblicità online, Italia quinta nella top ten di IAB con mercato da 1,4 mld di euro

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L’Italia registra poi un primato nei video online. Simona Zanette (IAB Italia): ‘La tradizionale preferenza degli italiani per la televisione ha determinato la centralità del video anche nell’ambito digitale’.

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Simona Zanette

Nel contesto macro-economico instabile che ha caratterizzato in Europa l’intero 2012, il settore dell’advertising online ha registrato una crescita dell’+11,5%, pari a un valore di 24,3 miliardi di euro. Video e mobile sono gli ambiti di maggiore crescita: il primo ha fatto registrare un +50,6% nel 2012 (circa 661,9 milioni di euro), il secondo ha messo a segno un exploit del 78,3% (circa 392 milioni di euro).

E’ quanto emerge dall’annuale rapporto AdEx Benchmark, realizzato da IAB Europe – punto di riferimento sullo stato del mercato europeo della pubblicità su internet.

 

Tra i principali driver di questo successo, spiega una nota di IAB, la costante migrazione degli investimenti in pubblicità sul web – che rispecchia l’evoluzione dell’intero settore media – ma anche la varietà e la flessibilità dell’online, particolarmente efficace in contesti in rapida evoluzione, caratterizzati dall’adozione di nuove tecnologie e dispositivi e da cambiamenti nelle abitudini di consumo.

 

Il mercato dell’advertising online vede al primo posto il Regno Unito con un valore di 6,6 miliardi di euro, seguito dalla Germania con 4,6 miliardi di euro e dalla Francia con 2,8 miliardi di euro. L’Italia si trova al quinto posto con un valore di mercato dell’advertising online pari a 1,4 miliardi di euro.

La crescita di mercato individuale più forte è stata invece registrata in Russia (+34%) e in Turchia (+30%).

 

Simona Zanette, Presidente IAB Italia, ha commentato “La crescita del mercato dell’advertising online a doppia cifra anche quest’anno, in un contesto generalizzato di crisi, conferma l’inarrestabile affermazione di internet quale medium privilegiato che sta profondamente influenzando i modelli di consumo“.

L’Italia, inoltre, che è storicamente un passo indietro rispetto ai principali Paesi Europei, quest’anno fa registrare un primato. Zanette ha, infatti, osservato che il video online ha raggiunto il 20% sul totale del segmento display (la media europea è del 13%), segnando il miglior risultato europeo. Per il presidente di IAB Italia si tratta di un importante indicatore culturale: “La tradizionale preferenza degli italiani per la televisione ha, infatti, determinato la centralità del video anche nell’ambito digitale”.

 

Il rapporto AdEx Benchmark ha analizzato il mercato della pubblicità online suddividendolo in 3 macro-categorie: Display, Classifieds e Directories, Paid-for-Search, che maggiormente rappresentano lo scenario di riferimento.

 

Nel 2012, il mercato della Display Advertising ha fatto segnare una crescita del 9,1% arrivando a toccare i 7,8 miliardi in totale. Crescita che è stata favorita soprattutto dall’aumento della fruizione dei video online e su mobile che rappresentano rispettivamente il 13% e il 5% della Display Advertising. Statistiche di audience più affidabili, misurazioni dei risultati di campagne più precisi, automazione e semplificazione nel campo degli acquisti degli spazi pubblicitari online, hanno sostenuto lo sviluppo di questo strumento.

 

A riguardo Kimon Zorbas, CEO di IAB Europe, ha sottolineato che “Il display advertising ha continuato la propria “rinascita”, guidato sia dalla sua affermazione come strumento di branding sia dall’esplosione dell’economia dei big data, che trova nella ricchezza delle metriche del mezzo online un valido alleato”.

 

Lo scorso anno, il valore di mercato di Classifieds and Directories è cresciuto del 6,3% (nel 2011 la crescita era stata del 5,7%) per un totale di 4,5 miliardi di euro, grazie a una significativa redistribuzione degli investimenti sui Classifieds online. Un costante consolidamento del settore ha portato a un aumento nel numero di siti Classified, rendendoli più interessanti per gli investitori. In questo settore sono state particolarmente significative le performance di Danimarca (+20%) e Svezia (+23,9).

 

Il Paid-For-Search ha segnato una crescita del 15,5%, arrivando a un valore di mercato di 11,9 miliardi di euro. Il Paese trainante in questo settore è stato senza dubbio la Russia, con una crescita del 44,9% nel 2012. Ad ogni modo, anche alcuni dei più importanti Search market in Europa, quali Germania e Regno Unito, sono continuati a crescere, grazie alla Search advertising. L’aumento degli investimenti da parte di piccoli inserzionisti e l’aumento delle ricerche effettuate da mobile e tablet, hanno fortemente contribuito alla crescita del settore. (R.N.)