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Cinema ed editoria, un rapporto che funziona: il 20% dei film usciti nelle sale italiane tratto da libri

Italia


ANICA e AIE realizzeranno a New York l’iniziativa “Words on Screen. New Italian Literature into Film“, allo scopo di promuovere la produzione cinematografica e l’editoria nazionale nell’ambito del progetto del Governo italiano “2013 Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti“.

Il programma di eventi, sostenuto dal Ministero per lo Sviluppo Economico e realizzato in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma attraverso New Cinema Network, prevede proiezioni per il pubblico di pellicole tratte da romanzi italiani, dibattiti con registi, produttori, scrittori ed editori, incontri su progetti di film ispirati a opere letterarie di autori nazionali.

 

Obiettivo del progetto, primo nel suo genere, è rafforzare la presenza delle industrie cinematografica ed editoriale nazionale sul mercato statunitense e favorire rapporti di coproduzione internazionale, facendo leva sulla stretta interconnessione che esiste tra libri e film italiani: negli ultimi anni il 20% dei film usciti nelle sale italiane è stato tratto da un libro.

 

Le iniziative si terranno il 3 e 4 giugno presso la Casa Italiana Zerilli-Marimò, sede del Dipartimento di Italian Studies della New York University.

 

Dopo New York, “Words on Screen. New Italian Literature into Film” proseguirà a Roma nel mese di ottobre, presso la sede dell’ANICA, con “NCN Book Film Market Italia“, due giorni di incontri tra editori e produttori italiani, e poi a novembre durante il Mercato del Film, lo spazio che il Festival Internazionale del Film di Roma dedica all’area business dell’industria cinematografica. Proseguendo nell’esperienza già avviata negli anni scorsi con il progetto “Industry Books“, il Mercato dedicherà una giornata a “NCN Book Film Workshop Roma”, piattaforma per incontri fra produttori e finanziatori americani con editori e professionisti del cinema italiano allo scopo di avviare e chiudere progetti di coproduzione.  

 

Marco Polillo, presidente di AIE e di Confindustria Cultura Italia, ha dichiarato “Siamo profondamente convinti che la sfida dei mercati internazionali possa oggi essere affrontata solo in un’ottica di sistema“.

“Le principali industrie culturali italiane, editoria e cinema – ha aggiunto Polillo – hanno colto l’occasione offerta dal MISE per lanciare per la prima volta un progetto di internazionalizzazione congiunto che vuole essere l’inizio di una nuova visione per esportare il nostro Made in Italy”.

 

Secondo Riccardo Tozzi, presidente di ANICA: “Letteratura e cinema italiani hanno intrecciato i loro percorsi sempre più strettamente a partire dalla seconda metà del Novecento. E’ una relazione forte e passionaleche ha prodotto capolavori che restano nella storia – ogni volta interpretata con la sensibilità degli autori contemporanei. Molte imprese investono e scommettono oggi sul risultato della migliore creatività italiana nel mondo e sul contributo che ognuna di esse può dare alla crescita del nostro paese: sul mercato domestico i risultati sono ottimi, è il momento di tornare a proporsi al pubblico internazionale e di farlo insieme”.

 

Pietro Celi, Direttore generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi del Ministero dello Sviluppo Economico, illustra le ragioni e gli obiettivi del progetto: “Nell’attuale contesto internazionale ‘fare sistema’ sul piano promozionale non è più un valore aggiunto, ma un imperativo dettato dalla necessità di aumentare l’efficienza cumulativa degli sforzi prodotti, evitando le duplicazioni e producendo dinamiche positive. Per queste ragioni il Ministero dello Sviluppo Economico ha promosso e cofinanziato – in occasione dell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti – l’iniziativa  ‘Words on Screen. New Italian Literature into Film” che, nell’ambito della funzione pubblica di sostegno all’internazionalizzazione, valorizza il gioco di squadra tra le Associazioni AIE e ANICA, interpreti di un progetto di filiera capace di garantire ricadute immediate sull’industria editoriale e cinematografica italiana e, allo stesso tempo, di rappresentare una vetrina per tutto il patrimonio di qualità e originalità di cui il Made in Italy è portatore”. (R.N.)

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