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Facebook perde smalto, problemi di privacy e concorrenza riducono gli accessi

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Degli oltre un miliardo di utenti di Facebook, 100 milioni non sono esseri umani. E’ quanto emerge dal Rapporto di Quartz, secondo il quale sul social network più popolare del mondo trovano sempre più spazio i profili di cani, gatti, cavalli, ma anche di brand di abbigliamento ed elettrodomestici.

Secondo quest’analisi nella rete sociale di Mark Zuckerberg, solo 889 milioni d’iscritti sono persone, mentre tra i rimanenti ci sono animali domestici (come Beast, il cane di Zuckerberg), aziende, e anche parodie d’individui in carne ed ossa.

 

Secondo il Rapporto di Quartz, Facebook sostiene di avere attualmente 1,1 miliardi di utenti, ma in effetti questo numero, almeno per quanto riguarda gli esseri umani, non sarà raggiunto sino al 2014. Il sito sta peraltro attraversando un periodo non certo tranquillo e, a parte il problemi di Borsa, sta perdendo smalto.

Secondo gli ultimi dati del Pew Research Center, che si occupa della diffusione d’informazioni legate alle tendenze e ai comportamenti d’acquisto, almeno negli Stati Uniti i giovani (18-29 anni) stanno perdendo interesse: il 40% di loro afferma infatti che nel 2013 userà Facebook molto meno rispetto all’anno precedente. 

 

Probabilmente il calo dell’appeal è dovuto non solo al successo di reti sociali concorrenti, come Twitter, Instagram o Pinterest, ma anche ai timori legali alla privacy.

Troppi episodi di cronaca, riguardanti soprattutto i più giovani che usano maggiormente Facebook, hanno fatto esplodere il problema della sicurezza dei dati personali.

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