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4G: il Regno Unito vuole allentare i vincoli burocratici per accelerare la realizzazione delle nuove reti

Regno Unito


Dopo il ritardo accumulato nel processo di assegnazione delle frequenze 4G, ora il Regno Unito vuole accelerare lo sviluppo delle nuove reti e dei nuovi servizi a banda larga mobile allentando i vincoli normativi che regolano la costruzione di nuove antenne nei luoghi pubblici.

La proposta di alleggerimento delle norme è contenuta in un documento pubblicato e posto a consultazione dall’ente governativo competente – il Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport (DCMS) in collaborazione con il Dipartimento per le Comunità e gli enti locali (DCLG).

 

Il documento propone, ad esempio, di consentire agli sviluppatori di infrastrutture 4G di installare apparecchiature aggiuntive su siti esistenti senza approvazione preventiva o anche di innalzare i limiti di altezza delle antenne da quattro a sei metri e dei tralicci da 15 a 20 metri.

Viene inoltre anche incoraggiata la condivisione delle infrastrutture dove possibile e l’uso delle small cell per incrementare la capacità delle reti.

 

Tuttavia, vi è l’entusiasmo per nuove topologie di rete che sarà ridurre la dipendenza dalle nuove torri cellulari. Il documento incoraggia albero condivisione ove possibile, e la mossa di incrementare la capacità con l’uso di piccole celle, che sarà montato vicino al livello della strada.

 

Per prevenire le possibili critiche, i dipartimenti hanno sottolineato di aver considerato con molta attenzione l’impatto ambientale delle proposte, mirate – dicono – a ridurre la burocrazia in capo agli operatori.

Molte polemiche, prima dell’asta, erano state sollevate dal fatto che il regolatore del mercato (Ofcom) aveva concesso all’operatore EE di lanciare i servizi 4G in anticipo sui concorrenti, sfruttando lo spettro 1.8GHz. Per questo il Governo ha studiato diverse opzioni per consentire agli altri operatori non in possesso di queste frequenze e che hanno dovuto attendere la vendita di nuove porzioni di spettro nelle bande 800MHz e 2.6GHz di recuperare il ritardo accumulato.

Il Governo considera inoltre la banda larga mobile come una tecnologia essenziale per la copertura ubiqua del territorio e per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Per il ministro delle comunicazioni, Ed Vaizey, “la domanda di banda larga mobile sta crescendo a ritmi vertiginosi. Dobbiamo assicurarci che le aziende e i consumatori possano accedere ai servizi al più presto possibile se vogliamo che si realizzi il pieno potenziale della tecnologia come traino della crescita”.

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