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La Siria torna sul web, ma il guasto tecnico non convince

Siria


La Siria è tornata su internet. Dopo due giorni offline, sono stati ripristinati tutti i collegamenti telefonici. Un blocco che le autorità politiche hanno attribuito a un guasto ai cavi della fibra ottica, ma diverse fonti degli attivisti sospettano un’interruzione provocata volutamente dal regime nel quadro di operazioni di sicurezza (Leggi Articolo Key4biz).

Non è, infatti, la prima volta che succede. “Avevamo già registrato episodi del genere – ha dichiarato Christine Chen di Google – in Siria è già accaduto lo scorso novembre e poi è successo in Egitto durante la primavera araba”.

 

Il Dipartimento di Stato USA, che aveva denunciato l’accaduto visto l’improvvisto blocco del traffico internet, come provato dai documenti forniti da alcune società di sicurezza, ha confermato stamani la riattivazione delle linee.

 

Gli attivisti siriani, che usano il web per raccontare gli episodi di violenza che accadono nel loro Paese da due anni a questa parte, non credono alla spiegazione ‘tecnica’ fornita dall’agenzia governativa Sana e ritengono che dietro ci sia il tentativo delle autorità di voler interrompere le comunicazioni tra i ribelli, per preparare nel frattempo un’offensiva su larga scala.

A conferma di ciò, hanno dichiarato due attivisti all’agenzia Afp, il fatto che anche le “comunicazioni satellitari hanno subito un forte rallentamento“.

 

Il portavoce aggiunto del Dipartimento di Stato, Patrick Ventrell, non ha accusato formalmente il governo, ha ammesso che in passato il governo siriano ha più volte “limitato in molti modi l’accesso del popolo siriano a internet e alla condivisione delle informazioni”.

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