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Sony torna in utile dopo 5 anni, ma il peggio non è ancora passato. La crescita legata agli smartphone

Giappone


Dopo 5 anni in perdita, Sony annuncia il ritorno all’utile: nell’esercizio fiscale chiuso il 31 marzo, il colosso giapponese ha registrato un utile netto di 43,03 miliardi di yen, contro la perdita di 456,66 miliardi dell’anno fiscale precedente, su ricavi di 6.800 miliardi (da 6.490 miliardi).

Il risultato operativo è stato di 230,1 miliardi a fronte di un rosso da 67,28 miliardi registrato nello scorso esercizio.

Quanto agli utili trimestrali, si sono attestati a 93,91 miliardi (contro un rosso da 255,21 miliardi dello stesso periodo 2012) su ricavi in crescita dell’8,3% a 1.733 miliardi.

Per tornare in utile, il gruppo ha effettuato una serie di dismissioni, con la cessione di diversi immobili – tra cui la sede centrale di New York e alcuni uffici a Tokio – e la riduzione di alcune partecipazioni ritenute non strategiche.

Un contributo positivo è arrivato anche dalla recente svalutazione dello yen che ha aumentato i profitti generati all’estero e permesso ai prodotti del gruppo di essere più competitivi.

 

Una ristrutturazione che ha portato i suoi frutti ma che non rappresenta certo una soluzione definitiva alla crisi: restano in perdita sia il business dei cellulari che quello dei televisori, quest’ultimo già fortemente ridimensionato nella gamma.

Continua inoltre a scendere la domanda di fotocamere digitali – messe in crisi, anche queste, dagli smartphone – e di personal computer, ai quali i consumatori preferiscono sempre più i tablet. E per l’anno in corso è atteso un calo anche nella domanda di Playstation (sempre per colpa della concorrenza di smartphone e tablet).

 

Nell’anno fiscale appena iniziato, il gruppo prevede di vendere 16 milioni di televisori (da 13,5 milioni dell’esercizio appena concluso) con il ritorno all’utile della divisione.

Per le fotocamere è previsto un calo del 20%a 13,5 milioni di unità, mentre le vendite di console dovrebbero attestarsi a 5 milioni, in calo del 30%.

 

Le speranze di rilancio sono riposte sempre più, quindi, sulle vendite smartphone, che secondo le attese del gruppo dovrebbero crescere nel nuovo anno fiscale (iniziato ad aprile) del 27% a 42 milioni di unità. L’ultimo modello lanciato a gennaio, lo Xperia Z, ha superato gli obiettivi di vendita.

 

Per l’esercizio 2013-2014, l’utile operativo dovrebbe attestarsi a 230 miliardi di yen (1,77 miliardi di euro), l’utile netto a 50 miliardi di yen (385 milioni di euro) e i ricavi a 7.500 miliardi (57 miliardi di euro).

 

 

 

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