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Cybercrime, ‘volanti virtuali’ contro i crimini online. Apruzzese: ‘Introdurre il reato di furto d’identità’

Italia


Furti d’identità, insulti o minacce via web, immagini personali diffuse a nostra insaputa, email rubate e rese pubbliche: la Polizia di Stato prende le contromisure e annuncia un nuovo ‘113 del web’ contro ogni sorta di abuso perpetrato online.

‘Volanti virtuali’, ha spiegato il comandante della Polizia Postale, Antonio Apruzzese dalle pagine del Corriere della Sera, sorveglieranno il web e i social network: la nuova ‘task force’ per il web, che dovrebbe essere operativa già prima dell’estate, avrà la propria sede sul sito della Polizia di Stato, che diventerà più dinamico, con una nuova finestra di dialogo che permetterà ai cittadini di segnalare ogni abuso. Segnalazioni ‘virtuali’ che verranno prese in carico dagli agenti ‘in carne e ossa’ che si attiveranno per individuare i responsabili.

 

La cronaca degli ultimi giorni è stata del resto ricca di ‘spunti’: dalla denuncia del presidente della Camera Laura Boldrini (Leggi articolo Key4biz) al furto delle email dei deputati del Movimento 5 Stelle. Ma la lista delle criticità per le quali servirebbe una ‘volante’ a portata di click è molto, molto lunga: dalla pedopornografia alla diffusione di virus nei pc e negli smartphone, fino al cyberspionaggio – nuovo terreno di scontro tra Usa e Cina.

 

Servono però, ha ribadito Apruzzese, anche nuove ‘armi’ legislative, tra cui l’introduzione del reato di ‘furto d’identità digitale’, per il quale manca nel nostro paese una specifica previsione normativa nonostante l’escalation  di attacchi criminali. Attacchi che non conoscono confini e per i quali sarebbe anche necessaria una maggiore collaborazione tra tutti i settori istituzionali e tra le forze dell’ordine dei diversi paesi.

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