Apple: montante record da 17 mld di dollari per i bond. Risparmiate tasse per 9 mld

di Alessandra Talarico |

La società risparmierà anche 100 milioni di dollari all’anno facendo ricorso al debito invece che alla cassa: anche se i bond costeranno 310 milioni di interessi all’anno, ne recupererà un terzo grazie alle detrazioni fiscali.

Stati Uniti


Apple

Ha raggiunto il montante record di 17 miliardi di dollari l’emissione obbligazionaria di Apple, che supera così quella da 16,5 miliardi emessa dal gruppo farmaceutico Roche nel 2009 e quella di France Telecom da 16,4 miliardi nel 2001.

Dal documento presentato alla SEC si apprende che l’emissione è stata suddivisa in sei tranche con scadenza da 3 a 30 anni. Quattro sono a tasso fisso, con rendimenti che variano da 0,511% a 3,883% e due sono a tasso variabile.

 

Alla presentazione della trimestrale, Apple ha annunciato che dei 145 miliardi in cassa, 100 miliardi – 55 in più rispetto a quanto annunciato lo scorso anno – torneranno agli investitori da qui al 2015 attraverso il programma di buyback (il maggiore mai effettuato nella storia del gruppo) e l’aumento dei dividendi (Leggi articolo Key4biz).

 

Questi bond serviranno proprio a finanziare parte di questa cifra, ma anche a risparmiare qualcosa come 9 miliardi di dollari di tasse che la società avrebbe dovuto pagare se avesse ‘rimpatriato’ la stessa cifra dai suoi conti offshore.

Dei 145 miliardi dollari di liquidità che Apple ha a disposizione, infatti, sono 45 miliardi si trovano negli Usa, il resto è all’estero. Per riportare la ‘cassa’ negli Usa, la società avrebbe dovuto pagare in tasse il 35%.

 

La società risparmierà anche 100 milioni di dollari all’anno facendo ricorso al debito invece che alla cassa: anche se i bond costeranno 310 milioni di interessi all’anno, ne recupererà un terzo grazie alle detrazioni fiscali.

 

La domanda di bond, secondo alcune fonti, avrebbe raggiunto quota 52 miliardi di dollari, con gli investitori entusiasti di accaparrarsi parte della prima emissione del gruppo californiano dal 1996.

Del resto, la società avrà fatto ben i suoi conti prima di procedere all’emissione, non essendo certo nuova a macinare record: recentemente ha riguadagnato il titolo di azienda di maggior valore al mondo, superando la compagnia petrolifera Exxon. Il montante che renderà agli investitori, include il più grande riacquisto di azioni nella storia, pari a 60 miliardi di dollari e lo scorso anno Apple è entrata nel gruppo elitario di aziende il cui valore di mercato rappresenta più del 4% dell’indice S&P 500.