Dailymotion, la Francia protegge il suo ‘gioiellino’. Dopo il No a Yahoo! si cercano nuove soluzioni

di Raffaella Natale |

Yahoo! voleva rilevare il 75% della piattaforma, controllata interamente da France Télécom. Il governo preferisce però che la società resti in mano ai francesi.

Francia


Fleur Pellerin

Il governo francese comincia a guardare con attenzione a Dailymotion, piattaforma di video streaming considerata oggi una ‘pepita d’oro’ del web. Forse per farsi perdonare il fallimento delle trattative con Yahoo! che ne voleva acquistare il 75% .

Alcune settimane fa il governo ha, infatti, posto il proprio veto, stando a quanto riporta ‘Le Monde’.

“Non si tratta di evitare che il sito si getti tra le braccia di un gigante della rete“, ha commentato il Ministro dell’Economia digitale Fleur Pellerin, “Non cerchiamo di proteggerci dall’invasione americana”, semplicemente “Non vogliamo che venga assorbito da un portale internet”, perché preferiamo che “Dailymotion resti il cuore”.

 

La società, creata nel 2005 da due ragazzi francesi, ha i mezzi per crescere, ha commentato il ministero, come? Aggregandosi ad altre società, facendo entrare nuovi azionisti nel capitale, anche stranieri, ma che restino di minoranza.

Il profilo ideale sarebbe quello di web company piuttosto che di operatori tlc o del cavo. E pare che ci siano già trattative preliminari in corso.

 

I vertici di Dailymotion, che hanno visto venerdì il Ministro Pellerin, hanno spiegato che puntano a raccogliere almeno 50 milioni di euro per i loro progetti: investimenti in R&D, sviluppo delle sedi estere (Brasile, Giappone e Spagna…), acquisto dei diritti e di tecnologie specie per la mobilità.

 

Nel 2011 France Télécom ha acquisto una partecipazione del 49% per 62 milioni di euro, su richiesta del governo. In seguito, l’operatore storico ha accettato di rilevare anche il restante 51%, il tempo necessario per trovare un partner industriale, attivo nel digitale e in grado di guidare l’allargamento all’estero.

Ma Yahoo! non va bene e per non ‘pesare’ sull’operatore tlc, il governo pensa di mobilitare le risorse dello Stato. In particolare, potrebbe far contribuire il Fondo per la società digitale PMI, che la Cassa depositi apporterà presto alla Banca pubblica per gli investimenti.

Dotata di 400 milioni di euro, è stata creata nell’ambito del ‘Grand Emprunt’ per investire in venture capital e startup innovative.

 

Dailymotion, con una enterprise value di 300 milioni di euro, genera un flusso di cassa con segno positivo da due anni e non ha bisogno di contante. Ma la piccola azienda francese, dieci volte più piccola di YouTube (Google), non ha tempo da perdere se intende allargare la propria fetta di mercato, perché è proprio adesso che si stanno definendo le posizioni nel settore dei video online.