Lenovo vuole i server d’IBM. La Cina avanza su un mercato dominato finora dall’America

di Raffaella Natale |

Secondo Morgan Stanley, l’operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 4,9 mld di dollari e rappresenterebbe per Lenovo la via per uscire dalla crisi dei pc.

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Lenovo tenta nuove vie per non soccombere alla crisi del mercato pc, ma chi si s’aspettava investimenti nei tablet o negli smartphone è rimasto deluso.

Il gruppo cinese ha, infatti, annunciato la propria intenzione a interessarsi ai server informatici e alle attività d’IBM. La società ha detto d’essere già in ‘trattative avanzate’ in vista di ‘una potenziale acquisizione’.

Secondo il Wall Street Journal, i negoziati in corso riguarderebbero l’acquisto dei server x86 di Big Blue. Nessuna indiscrezione, invece, sulla cifra dell’operazione che resta coperta dal mistero, sebbene secondo Morgan Stanley potrebbe aggirarsi intorno ai 4,9 miliardi di dollari, vale a dire quasi un terzo dei ricavi annui della divisione server d’IBM.

Quest’ultima, che già nel 2005 ha ceduto il business dei pc a Lenovo, non ha tuttavia voluto commentare i rumors.

 

Dal punto di vista strategico, questa cessione ha notevole importanza. Da alcuni anni, Lenovo sta tentando di diversificare le proprie attività al di là dei pc, un mercato sul quale si prevede che quest’anno soffierà il primato ad HP, ma le cui previsioni di crescita restano molto limitate.

 

Nel primo trimestre, le vendite a livello mondiale, stando ai dati IDC, hanno perso il 14%. Quelle di Lenovo sono invece rimaste stabili. Con i server, il gruppo cinese potrebbe trovare nuove vie di crescita e di reddito, visto che si tratta di un’attività che rende meglio dei pc e visto anche che Lenovo ha difficoltà a rendere proficua quella degli smartphone specie in Cina e nei Paesi emergenti.

 

Lenovo è al momento un attore di nicchia su un mercato che pesa circa 51 miliardi di dollari, e del quale le americane IBM, Dell e HP controllano i tre quarti.

Lo scorso anno, la società cinese ha siglato una partnership con EMC, leader mondiale nei servizi di storage, che gli ha permesso di migliorare la propria offerta in questo settore e affacciarsi su nuovi mercati.

 

Lo scorso anno, i server x86 d’IBM rappresentavano ii due terzi delle macchine vendute nel mondo. Sebbene nel 2012 non si sia registrata alcuna crescita, la domanda resta alta perché trainata dai crescenti bisogni di hardware da parte delle aziende.

IBM, invece, intende scommettere sui Big Data, e vede il business dei server come meno strategico rispetto a un tempo.