Business: gli OTT pericolo o opportunità per le telco? I nuovi scenari tech nel manifesto Anfov

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Gli OTT si tanno affacciando in settori impensabili fino a poco tempo fa, muovendosi verso le tlc, il broadcasting, l’editoria, la distribuzione, la produzione di occhiali intelligenti. Per Anfov, le telco devono trasformarsi o allearsi col ‘nemico’.

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Big Data

La crescita esponenziale di , i servizi machine-to-machine, i Big Data, internet delle cose, il cloud computing, i servizi OTT, le smart Tv che si collegano a internet. Sono queste le nuove tecnologie che stanno non solo incidendo nei processi aziendali, ma anche contribuendo a ridefinire i contorni del business, permettendo di approcciare settori completamente differenti rispetto al passato e cambiando in toto lo scenario delle telecomunicazioni.

 

Un quadro dei nuovi scenari correlati all’uso sempre più massiccio delle nuove tecnologie è stato fornito da Anfov – l’Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione – in un Manifesto che descrive il cambiamento in atto e prende spunto dall’unione dei tanti piccoli pezzi di puzzle che tratteggiano il mondo tecnologico.

 

Il trend principale è quello relativo alla mobilità. “L’aumento esponenziale del numero di smartphone in tutto il mondo genera presso gli utilizzatori il bisogno di effettuare in mobilità molte delle attività cui sono abituati. La mobilità sarà ancor più accentuata anche dai tablet, dalla diffusione dell’Internet degli oggetti” scrive il documento dell’Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione.

Il Machine to machine è un ulteriore elemento di sviluppo, così come le applicazioni mobili che tenderanno a specializzarsi sia per funzione sia per device.

 

L’espansione dei device mobili consentirà lo sviluppo dei pagamenti tramite smartphone e un’altra evoluzione arriva dalla diffusione del social e il coinvolgimento sempre più marcato del cliente.

 

Questi primi trend sono strettamente correlati a quello dei Big Data basati su quantità enormi di dati strutturati e non, provenienti in tempo reale o differito.

Tutte queste applicazioni inoltre si appoggeranno sempre più su piattaforme Cloud nelle sue diverse declinazioni e utilizzi.

Nel frattempo si diffondono le smart tv che si collegano a Internet e Netflix, l’operatore americano che vende i film in streaming, si sta affermando anche in Europa.

 

“Questo scenario tecnologico permette oggi a operatori che nulla avevano a che fare con le Tlc di entrare nel settore”, spiega Achille De Tommaso, presidente di Anfov.

“Gli Over the top, ma anche Microsoft e altri player si muovono verso le Tlc e Youtube si propone come concorrente di Rai e Mediaset”, ha aggiunto De Tommaso.

 

“Secondo Anfov – prosegue De Tommaso – gli operatori di Tlc devono trasformarsi o allearsi con gli Over the top. Non è un caso se Marco Patuano, l’amministratore delegato di Telecom Italia, per conoscere le nuove frontiere delle telecomunicazioni sia andato in Silicon Valley”.

Il futuro è quello, tanto che Anfov vorrebbe reclutare anche Microsoft, Facebook e Google nelle proprie fila per avere un panorama completo di una situazione che si fa sempre più complicata.

 

Anfov accenna quindi anche a progetti come i Google glasses gli occhiali compatibili con quelli da vista che possono anche scattare foto, fare video e inviarle direttamente su Internet e che spostano il colosso di Mountain View in un settore di business impensabile fino a poco tempo fa che potrebbe solleticare l’interesse dell’occhialeria italiana con giganti come Luxottica. E sempre Google in collaborazione con Adidas ha presentato recentemente la scarpa parlante che permette di offrire di offrire feedback e motivazioni agli utenti, ovviamente, condividendo il tutto sui social.

 

E poi c’è Apple che sta lavorando a iWatchiTv. Il primo è un orologio digitale tramite il quale si potrà telefonare e fare molto altro, mentre la seconda è la Tv della Mela che dovrebbe arrivare entro l’anno.

 

Infine,  Amazon che cresce nel cloud, si allarga nell’editoria e conquista spazio nella distribuzione. Negli Stati Uniti in molte città è attivo il servizio di consegne quotidiane.

La stessa cosa che intende fare Google. Nuovi concorrenti per Esselunga?