Softbank cerca di convincere Sprint a rifiutare la maxi offerta della pay-Tv Dish

di Raffaella Natale |

Secondo l’operatore giapponese, non offrirebbe garanzie nel lungo termine.

Stati Uniti


Sprint Nextel

L’operatore tlc giapponese Softbank ha dichiarato stamani che la propria offerta d’acquisto per il terzo gestore mobile americano, Sprint Nextel, offrirebbe maggiori garanzie nel medio e lungo termine rispetto a quella della pay-Tv Dish Networks.

“Il contenuto dell’offerta di Dish è ancora in fase preparatoria e pone molti vincoli“, ha commentato Softbank, aggiungendo che invece loro hanno già concluso un accordo con Sprint per completare l’acquisizione del 70% di quest’ultimo alle condizioni che verranno definite il prossimo 1° luglio.

 

Softbank aveva annunciato lo scorso ottobre di voler prendere il controllo di Sprint Nextel all’incredibile cifra di 20 miliardi di dollari, per diventare il terzo più grande operatore del settore in termini di fatturato, dietro China Mobile e l’americana Verizon Wireless.

Nello stesso giorno s’era tenuta una conferenza stampa a Tokyo alla presenza di Dan Hesse, CEO di Sprint, che aveva accolto con soddisfazione questa proposta che apporterebbe nuova liquidità all’azienda.

Questa operazione, aveva spiegato il CEO e fondatore di Softbank, Masayoshi Son, che non ha mai celato le proprie ambizioni di espansione all’estero, “rappresenta una grossa sfida che comprende anche importanti rischi, ma non rilevarla potrebbe essere un pericolo ancora maggiore”.

 

Al momento l’offerta di Softbank attende il via libera dell’Antitrust USA, ma adesso la proposta da 25,5 miliardi di dollari di Dish Networks ha scombinato le carte.

E’ ovvio che la nuova offerta – tra l’altro ‘non sollecitata’, come ha precisato Sprint – ha alzato la posta.  

 

Dish vorrebbe fondersi con Sprint, conservando il 68% della nuova unità e mettendo sul mercato il restante. La Tv satellitare, che fattura 14,5 miliardi di dollari, potrebbe offrire – grazie a Sprint – servizi combinati di video, Internet e telefonia. Sprint ha 35 miliardi di ricavi e 55 milioni di clienti.

Softbank, invece, pensa soprattutto alle sinergie che si potrebbero creare nel settore tlc e alle economie di scala. Sicuramente l’acquisizione di Sprint da parte della società giapponese rappresenta un grosso passo nel processo d’internazionalizzazione di quest’ultima, che al momento gode di una forte posizione sul mercato mobile nipponico e asiatico dove è presente grazie a una serie di joint-venture che forniscono servizi online.