Terminazione fissa: la Ue blocca la proposta del regolatore tedesco. Prezzi tre volte più alti della media

di Alessandra Talarico |

La BNetzA dispone ora di tre mesi di tempo per rispondere ai ‘seri dubbi’ espressi dalla Commissione.

Germania


Neelie Kroes

La Commissione europea ha bloccato la proposta del regolatore tlc tedesco la BNetzA, che prevedeva tariffe di terminazione fissa tre volte superiori rispetto alla media dei paesi che seguono l’approccio raccomandato dalla regolamentazione Ue in materia di telecomunicazioni.

La terminazione è il prezzo che gli operatori si praticano l’un l’altro all’ingrosso per consentire di ‘consegnare’ una chiamata a un cliente quando questa arriva dalla rete di un altro gestore, fisso o mobile che sia. Questi costi si ripercuotono sui prezzi praticati ai clienti.

 

La proposta della BNetzA prevede tariffe di terminazione fissa comprese tra 0,0036 /minuto (ore di punta) a 0,0025 /minuto (ore non di punta), mentre nei paesi che seguono le raccomandazioni Ue gli operatori pagano in media 0,001 /minuto.

 

Lo stop arriva in ragione degli sforzi messi in atto dalla commissione per la realizzazione del mercato unico delle telecomunicazioni.

“Tutti i paesi dell’Unione hanno sottoscritto le regole che disciplinano questo mercato e le stanno mettendo in atto. Nessun paese può essere autorizzato a distrarci da questo obiettivo”, ha sottolineato il Commissario per l’Agenda digitale Neelie Kroes, invitando la BNetzA a presentare una nuova proposta che offra prezzi più bassi e “contribuisca a creare un vero mercato unico delle telecomunicazioni”.

 

La BNetzA dispone ora di tre mesi di tempo per rispondere ai ‘seri dubbi’ espressi dalla Commissione.

Dubbi sono stati espressi anche in merito alle proposte del regolatore italiano che non ha utilizzato per il calcolo dei costi, il modello BU-LRIC puro (approccio bottom-up per la valutazione dei costi incrementali di lungo periodo) raccomandato dalla Commissione (Leggi articolo Key4biz).

Il regolatore tedesco ha proposto l’uso del metodo cosiddetto  Long-Run Average Incremental Cost+ (LRAIC+).

È la seconda volta, tra l’altro, che la Commissione interviene quest’anno in opposizione a delle misure prese dalla Germania nel settore delle telecomunicazioni.